L’audizione richiesta dai rappresentanti ‘Per lo sviluppo dell’Appennino Tosco-Emiliano’ che hanno espresso le ragioni a favore della costruzione di nuovi impianti a fune nell’area del lago Scaffaiolo
di Sandro Bartoli, 3 ottobre 2023
Pistoia – La commissione istituzionale per la valorizzazione delle Aree interne, presieduta da Marco Niccolai (Pd) ha tenuto ieri, lunedì 2 ottobre, un’audizione del ‘Comitato per lo sviluppo dell’Appennino Tosco-Emiliano’ sul tema della costruzione di una nuova funivia di collegamento Doganaccia-Corno alle Scale. L’audizione, richiesta dai rappresentanti, segue quella del Comitato ‘Un altro Appennino è possibile-versante toscano’, che si oppone alla realizzazione dell’opera, già finanziata dalla Regione, e aveva richiesto a sua volta di essere sentito dalla commissione.
All’incontro in commissione ha preso parte una nutrita rappresentanza del Comitato per il sì, che ha esposto le ragioni a sostegno della funivia. Tra i componenti della delegazione sono intervenuti nel dibattito Giovanni Gordiani, Giuseppe Montagna, Loredana Pepe, Davide Costa, Ronny Ceccarelli.
Alla seduta ha preso parte la commissione la consigliera Federica Fratoni (Pd), ex presidente della Provincia di Pistoia. “La delegazione di cui fanno un paio di ex sindaci di Abetone, un ex presidente della Provincia collegato (era in collegamento l’ex consigliere regionale Gianfranco Venturi, ndr) dice molto sulla risposta del territorio. L’opera getta le basi per l’offerta integrata, sono per sviluppare entrambi, anche il collegamento col Cimone. Gli investimenti e finanziamenti dovranno continuare ad arrivare”. La consigliera sottolinea “la forza di questa proposta: se ci sono 150 operatori che ci chiedono di farlo, vuol dire che il tema è sentito. Altre persone che ho visto venire in questa commissione non hanno lo stesso legame sul territorio”.
La consigliera Luciana Bartolini (Lega) conferma le perplessità manifestate al Comitato per il no: “Ho tanti dubbi, da quando se ne parla sono sempre stata un po’ contraria. Si tratta di una grande opera, se si sostiene che non impatti sulla biodiversità ci credo poco. Sono passati tantissimi anni da quando è partita questa idea, i cambiamenti climatici ci sono, si fa un impianto per salire da 1512 a 1780 metri. E ci sarà un tratto di circa settecento metri da percorrere a piedi per raggiungere le piste di sci”. E domanda: “In caso di problematica delle cabine, come si evacuano? È stato fatto uno studio per i vantaggi che porterà? Mi sembra che porti più vantaggi all’Emilia-Romagna conclude la consigliera –. In estate penso che non abbia problemi, in inverno penso di sì”.
“Non nego che la mia lunga esperienza di amministratore pubblico mi porta ad avere una certa simpatia per un comitato che cerca di fare qualcosa”, dichiara nel suo intervento il capogruppo del Partito democratico, Vincenzo Ceccarelli. “Spesso i motivi del no sono dettati da una astratta e teorica concezione dell’ambiente e della montagna. Vengo da un territorio montano, conosco la fatica di invece vive per valorizzare il territorio. I vostri sono argomenti di chi effettivamente conosce quella realtà. Penso che si debba dare attuazione alle previsioni di un’opera che dev’essere realizzata da tanto tempo. Necessario e importante che si possa avverare questa realizzazione. Quando le persone di muovono e hanno maggiori opportunità, alla fine è un vantaggio per tutti”.
Il presidente Niccolai ha ricordato che “il Consiglio regionale non ha alcun tipo di competenza sul tema, allo stato attuale. L’amministrazione regionale ha assunto atti molto chiari e dunque adesso il tema fondamentale è che i Consigli comunali si esprimano formalmente sull’opera, in ordine alla compatibilità urbanistica. La valutazione dei Consigli comunali non solo è ineludibile per legge, ma tanto più necessaria visto il dibattito che si è aperto sul territorio. Mi auguro che essa avvenga secondo quanto previsto dal cronoprogramma”. I rappresentanti del Comitato confidano, come hanno chiarito in risposta a una domanda della consigliera Elena Rosignoli (Pd), che entrambi i Consigli comunali si esprimano a favore della realizzazione.