Rivolto alle ragazze e ai ragazzi tra i 15 e i 26 anni prevede la realizzazione di cortometraggi. Il presidente Mazzeo: “Piantiamo un seme e proviamo a farlo crescere. Portare il cinema a Grosseto è qualcosa di bello e importante”. La consigliera Spadi: “Una parte del corso riguarderà il mondo della sanità”
Firenze – Presentato nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso il Laboratorio professionale di Cinema diretto dal regista Sebastiano Rizzo che si svolgerà a Grosseto, dal mese di ottobre al luglio del 2024. È gratuito, si rivolge ai ragazzi tra i 15 e i 26 anni, sarà diviso in due classi, e prevede alla fine del percorso la realizzazione di uno o più cortometraggi che verranno proiettati al cinema.
Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, parla “di una bella iniziativa”. “Investire e sostenere un laboratorio formativo per il cinema – ha proseguito – è importante. Noi in questi anni abbiamo detto tante volte che dovevamo costruire le condizioni per fare in modo che le ragazze e i ragazzi più giovani si potessero avvicinare a nuove prospettive. E per questo ringrazio davvero l’organizzazione e la collega Donatella Spadi per avere voluto questa conferenza stampa. Investire nella cinematografia vuol dire investire in libertà, nel pensiero critico, nella capacità di ognuno di noi di saper leggere il mondo con le proprie lenti. Piantiamo un seme e proviamo a farlo crescere. Portare il cinema a Grosseto, un territorio ai confini della Regione, è qualcosa di bello e importante”.
Per la consigliera regionale Donatella Spadi “si tratta di un progetto rivolto ai giovani, che si svolgerà a Grosseto, e che vuole dargli l’opportunità di avvicinarsi a quella che è la settima arte, il cinema. Ha un grande valore culturale e sociale, e l’idea è quella di sviluppare il corso in tre anni. Una parte riguarderà il mondo della sanità, tanto che il corso viene patrocinato dalla Asl Sud-Est, il lavoro del personale sanitario è particolare e deve essere raccontato”.
A rappresentare Grosseto Fausto Turbanti, presidente del consiglio comunale: “Il mio ringraziamento va al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo sempre attento e gentile, ma anche agli organizzatori e i sostenitori. La cosa importante è che un progetto come questo dà alle ragazze e ai ragazzi un’occasione importante. Si tratta di una sinergia utile con il territorio”.
Dirigerà il laboratorio il regista e attore Sebastiano Rizzo: “Insieme a Moira Armini abbiamo creato questo progetto e qui ho trovato un grande entusiasmo, fondamentale per portare avanti l’iniziativa. Portiamo il cinema a Grosseto e diamo un’opportunità ai partecipanti senza trasferirsi a Roma. Insegneremo alle ragazze e ai ragazzi a stare davanti a una macchina da presa, a scrivere un film. Alla fine di questo percorso scriveremo delle piccole storie che i partecipanti interpreteranno, dalla teoria passeremo alla pratica di un vero set girando dei cortometraggi che verranno proiettati a settembre al cinema”.
La giornalista Moira Armini è la coordinatrice del laboratorio: “Si tratta di un progetto rivolto ai giovani e di una realtà non accessibile a tutti, sia dal punto di vista economico che organizzativo. Il laboratorio con un regista che ha avuto una candidatura al David di Donatello dà un’opportunità di crescita sia didattica che pratica. Verrà creata con lui una sinergia per conoscere la parte attoriale, ma anche di soggetto e sceneggiatura, fino ad arrivare ai cortometraggi girati sul territorio. Sto raccogliendo le iscrizioni dei ragazzi che stanno arrivando da ogni parte della Toscana. Hanno inviato dei video che il regista sta visionando e sono tutti molto entusiasti. Ho trovato nella Fondazione Atlante per la Maremma onlus il pieno sostegno quando gli ho proposto il progetto. Credo che per i ragazzi sia una grossa opportunità”.
A rappresentare la Fondazione Atlante per la Maremma onlus, Giovanni Lamioni: “Siamo particolarmente sensibili a queste iniziative che promuovono il territorio e valorizzano i giovani. Per me e la mia famiglia che abbiamo avuto tanto da Grosseto è un piacere restituire qualcosa al territorio. Quando ci è capitata questa proposta abbiamo raccolto immediatamente l’invito e abbiamo deciso di sovvenzionare questa avventura. Si tratta di una delle tante iniziative che facciamo con la Fondazione e siamo molto attenti nel selezionare i progetti”.
Il laboratorio si pone l’obiettivo di coinvolgere chi non ha modo di trasferirsi nelle grandi città del cinema ed è strutturato in un weekend ogni tre settimane. Verrà creato un percorso di almeno 8/10 appuntamenti, in cui verranno affrontate le diverse discipline, dalla recitazione all’improvvisazione, dall’analisi del testo al montaggio.
Al termine verrà realizzato un cortometraggio, dando la possibilità ai candidati di confrontarsi con la macchina da presa e tutte le maestranze che si trovano su un set.