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Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli: in commissione ok al bilancio 2023 – 2025

Espressi anche una serie di pareri, su una proposta di legge e su tre piani di gestione dei siti

di Paola Scuffi, 4 ottobre 2023

Firenze – Via libera a maggioranza, da parte della commissione Territorio, ambiente, mobilità e infrastrutture, presieduta da Lucia De Robertis (Pd), al bilancio preventivo dell’ente Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, che presenta un risultato economico di gestione in equilibrio. Il valore della produzione previsto, per il 2023, è di euro 5.470.653, per i due anni successivi, invece, risulta rispettivamente di 5.245.710 e di 4.901.283. I costi della produzione per il 2023 sono pari a euro 5.343.203, le previsioni per il 2024 ed il 2025 sono di 5.126.887 e di 4.779.523. I costi previsionali per il personale – in tutto 40 unità – superano, ogni anno, 1 milione e 700 mila euro. 

I lavori sono quindi proseguiti con una serie di pareri, sia su una proposta di legge che su piani di gestione dei siti. In sintesi, sulla proposta di legge relativa alle disposizioni in materia di programmazione e bilanci degli enti dipendenti – che ha l’obiettivo di ridefinire l’iter procedurale per l’approvazione degli strumenti di programmazione degli enti dipendenti della Regione, allineando la normativa regionale a quella nazionale, in particolare sul principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio – la commissione si è espressa a maggioranza.

Stessa espressione di voto anche sui piani di gestione delle zone speciali di conservazione (Zsc) di: Muraglione Acqua Cheta e La Verna – Monte Penna; Monte Capanne e promontorio dell’Enfola; Monte Castellino – Le forbici e Monte La Nuda – Monte Tondo. La commissione, a norma della legge regionale 30/2015 che disciplina le disposizioni per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale, deve esprimere il proprio parere preventivo ai fini della successiva approvazione, da parte della Giunta regionale, dei suddetti piani di gestione afferenti ai Siti Natura 2000. Natura 2000 infatti è il principale strumento in materia di biodiversità a disposizione delle politiche dell’Unione europea, e si tratta di una rete ecologica diffusa istituita proprio per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e della flora e fauna minacciate o rare a livello comunitario. Della rete fanno parte oltre alle Zsc anche le Zone di protezione speciale (Zps), che interessano la conservazione degli uccelli selvatici. A tal proposito, sempre la stessa legge regionale 30, definisce il sistema regionale della biodiversità come l’insieme delle aree soggette a disciplina speciale in quanto funzionali alla tutela degli habitat e delle specie di interesse conservazionistico. Nel merito dei provvedimenti è opportuno ricordare come il piano di gestione, che rappresenta una delle più importanti misure di conservazione, è finalizzato a definire gli obiettivi e le azioni volte al mantenimento degli habitat e delle specie presenti nel sito, per salvaguardarne e incrementarne l’efficienza e la funzionalità.

In riferimento all’area Muraglione Acqua Cheta, che ha una estensione territoriale di 4885 ettari e interessa i comuni di san Godenzo, Dicomano e Marradi, in provincia di Firenze, e La Verna – Monte Penna, in provincia di Arezzo, che ricade quasi interamente all’interno del parco nazionale delle foreste Casentinesi, nei comuni di Bibbiena e Chiusi della Verna, con estensione di 304 ettari, i soggetti gestori dei siti sono rispettivamente il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi – per i territori ricompresi nel perimetro del Parco – e la Regione Toscana, per i territori esterni all’area del Parco. La Consulta tecnica per le aree protette e la biodiversità prevista dall’articolo 9 della legge 30, ha espresso parere favorevole.

In merito al Monte Capanne e promontorio dell’Enfola, il cui territorio è ricompreso parzialmente nel perimetro dell’Ente parco nazionale dell’Arcipelago toscano e che si estende per 6756 ettari, nei comuni di Marciana, Marciana Marina, Campo nell’Elba e Portoferraio, in provincia di Livorno, i soggetti gestori sono il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, per i territori ricompresi nel perimetro del Parco, e la Regione Toscana per quelli esterni al Parco. Anche su questo provvedimento la Consulta tecnica per le aree protette e la biodiversità, ha espresso parere favorevole.

Infine, i siti Natura 2000 “Monte Castellino – Le Forbici” e “Monte La Nuda – Monte Tondo” sono ricompresi in parte nel perimetro dell’ente parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano e in parte in territorio di competenza della Regione Toscana.

I territori di Monte Castellino – Le forbici interessano un’area di 662 ettari all’interno dei Comuni di Sillano Giuncugnano, San Romano in Garfagnana, Villa Collemandina, tutti in provincia di Lucca, i soggetti gestori sono il Parco nazionale dell’Appennino Tosco emiliano e la Regione Toscana.  Anche in questo caso parere favorevole da parte della Consulta.

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