ULTIMO WEEK END DI FESTIVAL
Sabato 7 ottobre ore 21.00 e domenica 8 ottobre ore 18.00 al Teatro Cantiere Florida va in scena IMA di SOFIA NAPPI, giovane coreografa italiana con all’attivo un percorso internazionale. Il titolo della creazione in giapponese indica “il momento presente” mentre in aramaico ed ebraico significa “madre” nella sua accezione di rinascita e rinnovamento.
Ima, un quintetto, è stato immaginato durante il periodo del distanziamento sociale, momento in cui l’autrice e i suoi danzatori della Compagnia Komoco si sono ritrovati soli nella propria vera casa: il corpo. Una condizione che ha permesso di percepire che tutto, dentro e intorno, non si è fermato, ma è in continuo divenire e che la danza può trasformarsi in interconnessione universale.
Il PARC sabato 7 ottobre a partire dalle ore 19.00 accoglie Future Tradizioni, iniziativa ideata e progettata da La Scena Muta che mette insieme studiosi, divulgatori, dj, producer e musicisti, esperti e addetti ai lavori per cercare di raggiungere un obiettivo ambizioso: dare alla musica tradizionale italiana il posto che merita nel panorama delle “musiche dal mondo”, valorizzarla per raggiungere nuovi pubblici oltrepassando i confini nazionali. Tantissimi i partner su tutto il territorio italiano, per un progetto unico nel suo genere.
- sabato 7 ottobre, ore 21.00 e domenica 8 ottobre, ore 18.00
Teatro Cantiere Florida | via Pisana 111r – Firenze
KOMOCO / SOFIA NAPPI
Ima
coreografia: Sofia Nappi
danza: Arthur Bouilliol, Leonardo de Santis, Glenda Gheller, India Guanzini, Paolo Piancastelli
assistente alla coreografia: Adriano Popolo Rubbio
luci: Alessandro Caso
costume designer: Luigi Formicola
costumi realizzati da Silvia Salvaggio e Elisa Varvarito, grazie alla collaborazione con Manifatture Digitali Cinema Prato di Fondazione Sistema Toscana
produzione: Sosta Palmizi, Komoco/Sofia Nappi
coproduzione: La Biennale di Venezia, COLOURS – International Dance Festival, Centro Coreográfico Canal
sostegno residenziale: Orsolina 28, Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), Opus Ballet Firenze, Istituto Italiano di Cultura di Madrid
tour management: ecotopia dance productions
Selezionato per Bando Abitante / Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze
Si ringrazia PARC Performing Arts Research Centre, Firenze
Evento realizzato in collaborazione con Versiliadanza
L’universo è movimento fine a se stesso, piacere di creare, vitalità che continuamente si rinnova: tutto è danza. È implicito, in questa prospettiva, un messaggio: tu non sei solo; per quanto precario, isolato, o disperato ti possa sentire, tu partecipi a un’unica, immensa danza; […]. Se vuoi diventare cosciente di questa unione e percepire la realtà nella sua essenza più profonda, danza.
Piero Ferrucci, Esperienze delle Vette
“Ima” è un termine giapponese che indica “il momento presente” e che in aramaico e in ebraico ha il significato di “madre” nella sua accezione di rinascita e rinnovamento.
IMA, quintetto firmato da Sofia Nappi, è stato immaginato durante il periodo del distanziamento sociale, quando la coreografa e i suoi performer si sono ritrovati soli nella loro vera casa – il corpo – dove la principale dimensione temporale tangibile era il presente e dove l’esistere diventava più sensibile alle piccole cose.
In questo spazio il bisogno di rapportarsi con l’altro da noi, in assenza di contatto fisico, ha fatto nascere un profondo senso di connessione e un desiderio di co-creazione. Essere soli con il proprio corpo permette di percepire chiaramente che nulla, dentro e intorno, si ferma e che tutto continua a esistere in una danza di interrelazione universale.
Sofia Nappi, coreografa e danzatrice italiana con un percorso internazionale, si è diplomata all’Alvin Ailey American Dance Theatre di New York. Nella sua formazione hanno giocato un ruolo fondamentale lo stretto contatto con la Hofesh Shechter Dance Company e lo studio del Gaga, il linguaggio sviluppato dal celebre coreografo Ohad Naharin. Direttrice artistica e co-fondatrice di KOMOCO, ha presentato le sue creazioni per la compagnia in Italia, Germania, Francia, Spagna, Albania, Paesi Bassi, Israele, Stati Uniti, facendo tappa in prestigiosi festival e piattaforme italiane e internazionali tra cui La Biennale di Venezia, The Albania Meeting Dance Festival, Romaeuropa, MASDANZA, The Colors International Dance Festival, Teatro del Canal di Madrid. Parallelamente porta avanti un percorso come coreografa indipendente realizzando lavori per compagnie di danza di fama internazionale come il re-stage di Holelah, realizzato alla Biennale di Venezia 2019 e riproposto dal National Theatre Mannheim nel dicembre 2021, Tagadà alla Staatsoper di Hannover (2023), Moving Cloud per lo Scottish Dance Theatre, un progetto speciale con la compagnia Introdans (2023). Per il 2024 il Nederlands Dans Theater 2 le ha commissionato una nuova creazione. Il lavoro di Sofia Nappi si sviluppa anche nel campo della ricerca e della formazione professionale in ambito internazionale (Tisch – New York University, Le Carreau du Temple Parigi nell’ambito di Micadanses presso, Henny Jurriëns Studio ad Amsterdam, Elephant in the Black Box e Danza180 a Madrid, Tanzpunkt Hannover, ecc.) in stretta collaborazione con i danzatori di KOMOCO.
>> Biglietti: 13€ / 10€ / 8€ _ Prevendita: www.ticketone.it
- sabato 7 ottobre, dalle ore 19.00
PARC Performing Arts Research Centre | piazza delle Cascine 4 – Firenze
FUTURE TRADIZIONI
Un progetto collettivo per valorizzare la ricchezza e la diversità delle musiche tradizionali italiane.
Future Tradizioni è un’iniziativa che mette insieme studiosi, divulgatori, dj, producer e musicisti, esperti e addetti ai lavori per cercare di raggiungere un obiettivo ambizioso: dare alla musica tradizionale italiana il posto che merita nel panorama delle “musiche dal mondo” e valorizzarla per raggiungere nuovi pubblici oltrepassando i confini nazionali e raggiungere le più importanti fiere del settore. Tantissimi i partner dislocati su tutto il territorio italiano, per quello che rappresenta un progetto unico nel suo genere. Ideata e progettata dall’Associazione La Scena Muta, l’iniziativa ha messo in rete realtà quali Altrosud, Antitapas, Ariano Folk Festival, Blogfoolk, Bucolica Circolo Culturale Agricolo, Carpino In Folk, Florence Folks Festival, Garrincha Go Go, Impact Hub Firenze, Le Bal Rital, Musicastrada Agency, Le Officine, Squilibri Editore, U-Boot, Zero Nove Nove.
Future Tradizioni èun disco e un progetto. 29 Dj, producer e musicisti hanno prodotto 29 brani inediti rielaborando una traccia sonora appartenente alla Rete degli Archivi Sonori di Musiche di Tradizione Orale (www.archiviosonoro.org). Un lavoro che rispecchia i diversi percorsi e le diverse estetiche degli artisti partecipanti, ma allo stesso tempo fa emergere una volontà comune di dialogare con queste voci che dal passato ci parlano e a cui vorremmo raccontare il presente.
Dal 6 ottobre il disco è disponibile in streaming al link https://ffm.to/futuretradizioni. Sabato 7 ottobre invece, sarà presentato in un release party nell’ambito di Fabbrica Europa. A partire dalle ore 19, presso PARC, si terrà un talk di presentazione del progetto, mentre dalle ore 20 in poi si esibiranno alcuni dei dj/producer coinvolti. Tra questi: Coqo Djette e Bestilla, Didje Doo, Dj Dubin (Insintesi) ft Giulia Provenzano, Dj Farrapo, Ghiaccioli e Branzini ft Alessandro D’Alessandro, Grissino, Key.na Dj, Li Bassi, Matteo Costanzo, Mondocane, Sangennarobar / Z/F ft Mescaria.
>> Biglietti: 8€ / 5 € _ Prevendita: www.ticketone.it