Se c’è una cosa che la storia della moda ha insegnato, è che le borse possono essere molto più di semplici accessori. Possono diventare simboli di stile, eleganza e innovazione. La moda è sempre stata un riflesso della nostra cultura e della nostra storia. In un mondo dominato da brand di alta moda come Prada, è fondamentale mantenere vivo il legame tra passato e presente. Nel 2023 Prada, durante la Milano Fashion Week, ha celebrato i suoi 110 anni di storia con una collezione che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di moda.
La designer Miuccia Prada e Raf Simons hanno creato una collezione che non solo racconta la storia di Prada ma anche del mondo della moda. Questa collezione è stata un inno all’artigianalità e alle origini della Maison milanese. Le creazioni presentate in passerella hanno dimostrato il valore della manualità e dell’attenzione ai dettagli, elementi che da sempre contraddistinguono Prada.
L’Intrigante dettaglio: la borsa con il Guerriero Giapponese
Nel corso di questa presentazione, c’è stato un dettaglio che ha catturato l’attenzione del pubblico e ha suscitato curiosità. Una borsa apparentemente semplice e lineare è stata presentata con una chiusura peculiare: la faccia di un guerriero giapponese (netsuke) che “fa la linguaccia,” una figura spesso presente nelle stampe orientali.
Il vero gioiello di questa eccezionale collezione sono le borse che reinterpretano un design d’archivio originariamente concepito da Mario Prada, fondatore e nonno di Miuccia Prada, nel lontano 1913. Questa borsa, inizialmente realizzata in seta moiré, è stata reinventata oggi con l’uso di nappa e re-nylon di alta qualità. La sua chiusura è adornata da un dettaglio che raffigura una figura mitologica, la quale catturò l’immaginazione del fondatore della casa di moda oltre centodieci anni fa. Mario Prada era un appassionato viaggiatore, e la sua curiosità lo portava a scoprire particolari unici in giro per il mondo. Ciò che faceva di straordinario era che trasferiva questa ispirazione nei suoi capolavori, lavorando a stretto contatto con gli artigiani italiani per creare prodotti veramente unici.
Il contributo del Maestro Artigiano Vittoria Valzania
La Sartoria MadameFLO è una sartoria italiana situata a Firenze conosciuta per la dedizione alla tradizione artigianale italiana. Ogni prodotto creato in sartoria è realizzato a mano con grande precisione e con passione straordinaria. La rinomata dedizione alla tradizione artigianale italiana, è stata fondamentale nella riproduzione del prototipo della borsa. Vittoria Valzania non è solo una maestra nell’arte della sartoria, ma possiede anche un occhio critico per la qualità e i dettagli. Ogni creazione che esce dalle sue mani riflette un impegno straordinario per l’eccellenza.
Insieme a Laura Folli, nota conservatrice tessile e archivista di moda, Vittoria Valzania ha infuso la sua conoscenza, la sua passione per la storia e il suo amore per la perfezione nei dettagli in ogni cucitura. Questo ha trasformato il prototipo della borsa in un autentico oggetto di altissima qualità, rendendo omaggio non solo alla Maison milanese ma anche all’intero settore dell’artigianato in Italia.
Nel mondo della moda, l’abilità e la maestria di un artigiano possono fare la differenza tra un prodotto comune e un’opera d’arte. In questo contesto, il Maestro Artigiano Vittoria Valzania emerge come una figura di rilievo. La sua specializzazione nel restauro del tessuto e del costume conferisce a Vittoria Valzania una profonda comprensione della storia dei materiali e delle tecniche, che si riflette nel suo lavoro e nei dettagli impeccabili delle sue creazioni.
Quando osserviamo la borsa con il guerriero giapponese vediamo molto più di un semplice accessorio. Percepiamo la storia di Prada, la tradizione artigianale italiana e l’arte di una squadra di artigiani che ha riprodotto un semplice accessorio di moda trasformandolo in un capolavoro.
Questo lavoro è un esempio di come il connubio tra la storia della moda e l’artigianato italiano definisca nuovi trend che rimarranno leggendari per generazioni.