Milano, 20/10/2023 – In questi giorni si è concluso l’esame del decreto che vieta l’abbattimento dei pulcini maschi. I pareri delle Commissioni parlamentari, soprattutto alla Camera, hanno tenuto in considerazione alcune richieste segnalate dalle associazioni per la protezione degli animali. Tuttavia, restano in buona parte non vincolanti per il Governo e lasciano invariate le deroghe all’uccisione dei pulcini, con il rischio di ridurre l’impatto positivo del divieto di triturazione di questi animali nell’industria delle uova.
Nello specifico, lo schema di decreto attuativo proposto dal Governo Meloni, vieta l’uccisione dei pulcini maschi tramite triturazione, ma prevede delle deroghe che permetteranno l’uccisione dei pulcini appena nati con altri metodi di abbattimento.
Le associazioni Animal Equality, CIWF Italia, Essere Animali, Animal Law Italia e LAV hanno chiesto ai membri delle Commissioni competenti di Camera e Senato di eliminare le deroghe aggiuntive rispetto a quelle già previste dalle disposizioni europee; di estendere l’obbligo di sessaggio per tutti i tipi di uova attraverso la scelta di adeguate tecnologie e di prevedere il limite massimo del nono giorno per il sessaggio, e non del quattordicesimo giorno, così come indicato dal Governo, in quanto non rispetterebbe appieno le indicazioni della comunità scientifica. Senza queste condizioni, il decreto rischia di non garantire la tutela del benessere animale.
Pertanto le Commissioni parlamentari della Camera hanno invitato il Governo a valutare l’opportunità di:
- fare chiarezza sui casi in cui non risulta possibile rilevare il sesso dell’embrione in tempo utile (poiché il decreto stabilisce che, se il sesso non è rilevato in tempi utile, il pulcino che nascerà potrà essere abbattuto);
- inserire l’obbligo di stordimento preventivo prima dell’uccisione del pulcino (nel caso degli abbattimenti previsti dalle deroghe);
- incoraggiare lo sviluppo dei macchinari per arrivare a operare il sessaggio su tutti i tipi di uova e nel minor numero di giorni possibile;
- incentivare gli incubatoi ad aggiornare regolarmente i propri macchinari per il sessaggio delle uova;
- rendere prioritario l’allocamento dei pulcini presso le associazioni di protezione degli animali, rispetto alla previsione di utilizzarli come cibo per altri animali, o comunque di abbatterli.
Le associazioni Animal Equality, CIWF Italia, Essere Animali, Animal Law Italia e LAV accolgono favorevolmente i pareri delle Commissioni, ma esprimono la loro forte delusione per le deroghe che permangono e che rischiano di ridurre drasticamente la portata del divieto di abbattimento dei pulcini.
“Grazie al decreto del Governo, migliaia di pulcini maschi potranno essere risparmiati da una morte brutale per macerazione. Si tratta di un passo storico per i diritti degli animali in Italia, ma le eccezioni previste e il numero di giorni indicati come termine massimo per l’ovosessagio, rischiano di inficiare gli effetti della legge approvata nel 2022, ovvero porre fine una volta per tutte all’uccisione di milioni di animali appena nati che l’industria considera semplici scarti di produzione. I pareri prodotti dalle Commissioni, purtroppo, non allontanano questo grave pericolo, non essendo vincolanti, tuttavia invitano il Governo a riflettere su alcune scelte fondamentali. Chiediamo quindi al Governo stesso di considerare i rilievi espressi nei pareri delle commissioni e di agire per rimuovere le deroghe alle uccisioni dei pulcini maschi e ridurre fin da subito i giorni concessi per l’ovosessagio”, dicono le associazioni.