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Mostre: i sogni toscani di Paolo Solei

Inaugurata nello spazio espositivo Ciampi a palazzo del Pegaso la mostra dell’artista toscano dal vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli

di Riccardo Ferrucci, 8 novembre 2023

Firenze – Nello Spazio espositivo Ciampi a palazzo del Pegaso, è stata inaugurata la mostra ‘Solei 70. Sogno toscano’ di Paolo SoleiSono intervenuti Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marta Lock, critica d’arte e l’artista. Il percorso espositivo si struttura in tre diverse sezioni, la prima legata ai disegni e agli schizzi realizzati da Paolo Solei nel periodo dall’infanzia all’adolescenza durante la quale ha mosso i primi passi; la seconda sezione è dedicata invece alle opere della maturità, in cui ha saputo mescolare le conoscenze acquisite come architetto e illustratore alla sua arte; e infine la terza parte, quella del Sogno toscano, che ha coinciso con la possibilità di potersi dedicare esclusivamente alla sua carriera creativa e che è contraddistinta da paesaggi e scorci della sua amata regione di appartenenza. La mostra è dunque un’occasione per entrare nel mondo sorridente, irreale e fanciullesco di Paolo Solei.

“Il Consiglio regionale ospita una mostra straordinaria di Paolo Bongini (Solei in arte) – ha detto Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale – che è stato un dirigente della Regione Toscana e che mette in risalto nella sua opera la Toscana, attraverso il sole, il colore e la luce. Credo che questa mostra sia un dono, per tutto il pubblico, di un autore che ama profondamente la nostra regione e che, nel suo lavoro artistico, dimostra ancora una volta il legame indissolubile con l’ente Regione Toscana, dove ha lavorato con passione per molti anni”.

“Quella di Solei è una pittura ‘colta’ – ha scritto in catalogo Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – alimentata dalla lezione della stagione Liberty, dalle ricerche artistiche più profonde della pittura contemporanea e dalla frequentazione degli spazi esotici conosciuti nei suoi viaggi. Quello che però emerge costantemente nelle tele di Paolo Solei è soprattutto la tanto amata Toscana, con i suoi paesaggi, le sue figure umane, i suoi monumenti. Una terra che anche quando solo suggerita o evocata rappresenta sempre primario riferimento esistenziale di tutti i suoi sogni. Ne esce un’arte libera e liberatrice, ricca di creatività, fantasia, movimento”.

“L’affascinante dimensione dell’arte – afferma la critica Marta Lock – ha avuto un ruolo predominante nella vita di Paolo Bongini che sceglie lo pseudonimo Paolo Solei non a caso, adottandolo alla fine del suo percorso professionale, che ha coinciso con una sorta di rinascita creativa in virtù della dilatazione del tempo riempito a quel punto prevalentemente con la passione che aveva già contraddistinto tutta la sua vita. L’impiego come architetto presso la Regione Toscana richiedeva un forte approccio tecnico ai progetti che seguiva e questo ha, se possibile, persino amplificato il desiderio di dipingere perché la sua indole creativa trovava nell’atto plastico del fare arte un bilanciamento alle funzioni razionali e logiche di cui aveva bisogno nel lavoro; per l’ente si è occupato di turismo, commercio, promozione e internazionalizzazione di un territorio, quello toscano, pieno di bellezze e di spunti cui attingere per liberare il suo lato artistico”.

“Ho pensato che in questa mostra che ripercorre i miei settanta anni di vita – ci ha detto Paolo Solei – non poteva mancare un richiamo alla mia infanzia. Mi piace pensare, scherzandoci, che 70 sono anche gli anni di carriera artistica perché la passione per il colore, il disegno e la creatività mi hanno accompagnato fin dal primo anno di vita e in qualche modo mi hanno

aiutato a stare bene durante il percorso che mi ha portato fino ad oggi. Così mi sono divertito a rielaborare i miei primi scarabocchi. La mostra in Consiglio regionale è per me un modo per rendere omaggio ad una Istituzione che mi ha aperto un mondo. Non sarò mai troppo riconoscente alla Regione Toscana, ai tanti amministratori e colleghi che mi hanno permesso di liberare la mia fantasia applicandola anche alle materie di cui mi sono occupato nella mia esperienza lavorativa: il turismo, il commercio, la promozione e l’internazionalizzazione, la valorizzazione delle identità di una regione unica al mondo. Il sole, il bambino e il colore sono le tre linee guida del mio lavoro artistico, se la felicità la porti dentro riesci a comunicare anche agli spettatori dei sentimenti positivi e di speranza”.

La mostra resterà apertafino al 18 novembre 2023con il seguente orario:da lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato dalle 10 alle 13. L’artista ha messo a disposizione alcuni suoi disegni e il ricavato delle offerte verrà devoluto alla Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer.

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