Inaugurata la mostra fotografica nello spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi. La presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi: “Sono scatti che mostrano una versione non stereotipata dell’India, ma nuova e fresca”. L’autorei: “E’ un lavoro di esplorazione delle più imponenti megalopoli indiane dove ogni giorno foreste e campi seminati lasciano spazio a edifici commerciali e complessi residenziali”
Firenze – Un viaggio visuale nel subcontinente indiano attraverso lo straordinario processo di urbanizzazione che sta portando 250 milioni di persone a spostarsi dalle campagne alle città. Questo è “My India/Megalopoli”, il progetto firmato dal fotografo Rocco Rorandelli la cui mostra è stata inaugurata questa mattina nello spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi del Consiglio regionale. Rorandelli è tra i fondatori dell’acclamato collettivo TerraProject, che sarà per la prima volta in mostra a Firenze, nell’ambito della 23esima edizione del River to River Florence Indian Film Festival, la manifestazione diretta e curata da Selvaggia Velo che indaga i volti dell’India contemporanea attraverso il cinema, in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni.
“Una mostra di foto bellissime “– ha detto la presidente della commissione regionale Cultura Cristina Giachi – nelle quali non si perde nulla di ciò che ci si aspetta dall’India ma in una versione non stereotipata, nuova, fresca. Sono scatti fatti con lo sguardo di un occidentale che vede crescere questo Paese, ne osserva le novità e le coglie senza dimenticarne la tradizione millenaria”.
“Si tratta di 19 immagini, formato quadrato, un lavoro che – ha spiegato l’artista – nasce da un’esplorazione personale delle principali grandi città indiane: Nuova Delhi, Mumbai, Chandigarh, tra i principali centri abitati che visito ogni anno dal 2007, e in cui ho voluto ricercare quel senso di stupore che coglie il viaggiatore occidentale nel contemplare la rapidità con la quale si espandono le città del subcontinente”. “Il mio obiettivo – ha aggiunto Rorandelli – si è fermato a registrare il respiro di coloro che abitano queste città. Stratificazioni sociali e generazionali del secondo paese più popoloso al mondo, con un’età media di 29 anni, e dove le diseguaglianze economiche sono profonde e in crescita”.
“Un lungo viaggio nelle metropoli indiane – ha spiegato Il curatore della mostra Martino Marangoni della Fondazione Studio Marangoni – in cui si mette in evidenza la città antica e quella in costruzione, evidenziando il contrasto ricchezza-povertà. In mostra sui monitor anche il lavoro sull’industria del tabacco con una trentina di immagini sulla produzione di tabacco nelle campagne indiane
Selvaggia Velo, direttrice del Festival “River to River Florence Indian Film Festival” ha ricordato che questa sera presso il cinema La Compagnia di Firenze, si terrà la proiezione del film “Ghoomer” di Balki, alla presenza del regista e dell’attore Abhishek Bachchan.
Rocco Rorandelli (Firenze, 1973) ha iniziato a lavorare come fotografo documentarista dopo i suoi studi in Scienze Naturali, che lo hanno aiutato a sviluppare un profondo interesse per le questioni sociali e ambientali. Le sue immagini sono utilizzate in campagne di sensibilizzazione di organizzazioni intergovernative e non governative (OMS, Oxfam, Save the Children, MSF, ecc.) e vengono regolarmente pubblicate dalle più importanti riviste internazionali. Nel 2011 gli è stato assegnato un grant dal Fund for Investigative Journalism per il suo progetto a lungo termine sull’industria del tabacco, pubblicato poi come libro con il titolo “Bitter Leaves” (GOST Books, 2019).
River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana nell’ambito della “50 Giorni di Cinema a Firenze” – parte del Progetto Triennale Cinema, sostenuto dal Ministero del Turismo, dalle istituzioni locali e realizzato grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio di Firenze.