Partendo da un fatto di cronaca del 1991 la serie cerca di far chiarezza sull’iconoclastia, un tema affascinante quanto controverso, che ci ricorda come l’arte sia un fenomeno sociale che vive con la realtà e i suoi sistemi di valori variabili. Con la partecipazione di Mireia c. Saladrigues, Nicola Albertini, Piero Cannata, Barbara Casavecchia, Franca Falletti, Fabio Fratini, Dario Gamboni, Tarcisio Lancioni e Cinzia Parnigoni.
È il 14 settembre del 1991 quando un fatto di cronaca fa il giro del mondo: un uomo, Piero Cannata, dà una martellata al piede sinistro del David di Michelangelo conservato alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Viene danneggiato il secondo dito del piede sinistro.
In compagnia dell’artista catalana Mireia c. Saladrigues, Radio Papesse ripercorre il caso Cannata – i fatti, la cronaca, le conseguenze, i restauri, i verbali – perchè un gesto come la martellata innesca processi e attiva un ecosistema di persone e istituzioni coinvolte molto più ampio e complesso: centri di ricerca, archivi, scienziati, geologi, restauratori, storici dell’arte, media, fino agli appassionati d’arte e ai molti visitatori dei musei. Cosa ci dice infatti un atto di iconoclastia del nostro rapporto con l’arte? Quali reazioni suscita? Grazie all’aiuto di alcuni esperti, La Martellata cerca di far chiarezza sull’iconoclastia, un tema affascinante quanto controverso, un fenomeno sociale che ci ricorda come l’arte non sia fuori dalla realtà ma al contrario viva di sistemi di valori variabili.
La Martellata è una serie prodotta da Radio Papesse in collaborazione con Mireia c. Saladrigues, grazie al sostegno di Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Città Metropolitana di Firenze. Con la partecipazione di Nicola Albertini, Piero Cannata, Barbara Casavecchia, Franca Falletti, Fabio Fratini, Dario Gamboni, Tarcisio Lancioni e Cinzia Parnigoni.
La serie verrà trasmessa in diretta su Tre Soldi Rai Radio 3 lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 dicembre alle 19:50, successivamente sarà disponibile in streaming su Raiplay Sound.
Ep.1. 14 settembre 1991
Il 14 settembre 1991 un uomo entra alla Galleria dell’Accademia di Firenze e si dirige verso il David di Michelangelo. Pochi minuti dopo quell’uomo si sdraierà per terra lasciando cadere un piccolo martello e da quel momento la storia del David non sarà più la stessa.
Nel primo episodio di La Martellata, Radio Papesse incontra Piero Cannata, l’uomo con il martello. Lo incontra in compagnia di Mireia c. Saladrigues, artista catalana da tempo interessata all’iconoclastia come una delle molte forme di ricezione dell’arte. Insieme a Mireia, Radio Papesse va alla ricerca dei suoi perché: cosa ha motivato l’attacco al David? E quali erano le sue intenzioni? Si leggono i giornali dell’epoca, si incontra l’unico testimone e vengono ripercorsi i fatti insieme all’allora vicedirettrice del museo.
Ep. 2 Iconoclastia, l’ombra della storia dell’arte
“Quando si crea un idolo non si dà adito solo all’idolatria, ma anche, inevitabilmente, al pericolo dell’iconoclastia”, così parla Franca Falletti, l’allora vicedirettrice della Galleria dell’Accademia, descrivendo la doppia faccia del mito del David, idolo e vittima. In questa puntata si cerca di fare un po’ di chiarezza intorno a una parola ombrello che mette insieme ISIS e le avanguardie, gli attivisti di Ultima Generazione a quelli di Black Lives Matter. Spesso a torto. 15 minuti sono pochi per parlare di un fenomeno complesso come l’iconoclastia. Cerchiamo di farlo con l’aiuto di Dario Gamboni, autore di The Destruction of Art, Tarcisio Lancioni, docente di discipline semiotiche all’Università di Siena e Barbara Casavecchia, docente dell’Accademia di Brera, critica e curatrice che di recente si è occupata di un ciclo di ricerca su tematiche che legano arte, ecologia e le narrazioni che ruotano attorno ai cambiamenti climatici.
Ep. 3 La memoria del marmo
Nella terza e ultima puntata de La Martellata, Radio Papesse racconta cosa è successo al David, dopo la martellata: i restauri e alcune delle persone che tra il ‘91 e il 2003 lo hanno curato, analizzato, ricomposto e ripulito, in un’impresa che ha coinvolto scienziati, restauratori e istituzioni, come l’Opificio delle Pietre Dure e il CNR. Perché se la martellata ha innescato qualcosa di buono, sta nella ricerca e nelle scoperte che ne sono seguite, sta nelle informazioni trasportate nelle sue schegge e in tutte quelle micro particelle di marmo che il 14 settembre 1991 hanno lasciato il corpo del David. Perché come dice Jussi Parikka, studioso e archeologo dei media finlandese, non c’è narrazione più concreta di un fascio di particelle di polvere, un database cristallino di informazioni.