di Paolo Boccia
Paolo Boccia è nato a Firenze e quando aveva solo 16 anni, in un terribile incidente di moto, ha perso la vista. La sua vita è ovviamente cambiata in modo radicale quel giorno, ma grazie ad una grandissima tenacia e, soprattutto, ad un inguaribile ottimismo, è andata avanti in modo straordinario, trasformando Paolo nell’uomo che è oggi. Un uomo che da oltre trent’anni, con grande passione e talento, fa il fisioterapista a Careggi, e che, per un periodo altrettanto lungo, ha avuto un’agenzia di management dello spettacolo, lavorando con artisti come Enrico Ruggeri e Francesco De Gregori, Irene Grandi e Aleandro Baldi, per citarne solo alcuni. Tra il lavoro del giorno e quello della notte, è riuscito anche a trovare l’amore, e adesso è sposato con Chiara e insieme hanno una figlia, Rachele, che ha portato nuove, fortissime emozioni nella vita di Paolo. Infine, ci sono le passioni di sempre, il calcio e le automobili per prime, ma anche gli animali e i viaggi, che fa tutte le volte che può.
Questa lunga avventura, iniziata con uno schianto in moto, e arrivata ad oggi, tra sfide, paure e tante soddisfazioni, Paolo Boccia ha deciso di raccontarla nel libro Dal mio punto di vista, pubblicato dalla casa editrice Le Lettere, che il 13 dicembre 2023 verrà presentato nell’Auditorium del CTO AOU di Careggi (largo Piero Palagi 1, ore 17.00), in una serata evento a favore della Fondazione Careggi Onlus. All’incontro, presentato dal giornalista Benedetto Ferrara, parteciperanno Giancarlo Antognoni, suo idolo al tempo dell’incidente e da allora grande amico, artisti fiorentini che hanno lavorato al suo fianco negli anni di attività nel mondo della musica, e i quattro Alfieri del Calcio Storico, in rappresentanza della città di Firenze. Per la Fondazione Careggi interverranno Sandro Sorbi e Jacopo Nori. La serata è ad ingresso libero e parte del ricavato dalla vendita del libro verrà devoluto alla Fondazione Careggi Onlus per le sue attività.
“Quando tutto intorno a te diventa improvvisamente buio, non ti resta altro da fare che trovare modo nuovo di vedere le cose, di costruirti una strada che non solo ti dia uno scopo e un posto nella società, ma che ti faccia anche sentire felice, soddisfatto, appagato di quello che hai e di quello che sei. Certo le difficoltà ci sono, e non sono poche, non ci si nasconde dietro a un dito, ma si possono e si devono superare. Abbattersi non serve. Dal mio punto di vista, ci sono due modi di affrontare gli ostacoli: prenderli di petto o aggirarli. Ogni volta la battaglia è diversa e non ci sono ricette, ma quello che conta è la voglia – direi quasi la caparbietà – di voler andare oltre impedimenti e complicazioni, la determinazione a non farsi fermare, a vedere il lato positivo delle cose, a pensare che il bicchiere non solo è mezzo pieno, ma che si può riempire ancora di più. Ogni giorno va vissuto con intensità e solarità, mirando sempre a nuovi traguardi. Per me ci sono state la musica, che è diventata anche un lavoro e mi ha messo in contatto con artisti famosi e con dilettanti pieni di entusiasmo, e la fisioterapia, che è il lavoro che faccio con passione per l’aiuto che riesco a dare agli altri con le mie mani, che sprigionano energia. Poi ci sono state le donne. Tanti amori, tante storie, tanti incontri. Alla fine, ho trovato quella speciale, che mi ha fatto sentire completo e appagato: ci siamo sposati e abbiamo una figlia magnifica. Dal mio punto di vista, questo è il vero successo”.
Paolo Boccia è nato nel 1968 a Firenze, dove vive ancora oggi, ma la sua famiglia ha origini del sud. Un incidente di moto gli ha fatto perdere la vista nel 1984, a soli 16 anni. Ha conseguito la laurea in fisioterapia e lavora presso l’ospedale CTO di Firenze dal 1990. Coltiva le sue passioni con entusiasmo: le auto, gli animali, in particolare i cani, e i viaggi che gli permettono di conoscere costumi, sapori e profumi del mondo, ma soprattutto la musica. Ha iniziato giovanissimo a trasmettere come speaker in radio, per poi fondare, nel 1991, l’agenzia di management Master Star. E’ sposato con Chiara e dalla loro unione, ne 2014, è nata Rachele. Dal mio punto di vista è il suo primo libro.
Ufficio stampa Le Lettere
Filippo Orlando