In un contesto di proliferazione delle misure repressive e della crescente diffusione della pratica della detenzione amministrativa; i dati raccolti dall’associazione Antigone nel rapporto “È vietata la tortura” sulle condizioni di detenzione registrano una situazione carceraria in Italia in endemico sovraffollamento degli istituti penitenziari, aumentato del 119% con quasi 3mila persone in più del 2016 e superiore alla capienza limite di oltre 6mila unità, spesso sovrapponibile al tasso di suicidi, che nel 2022 ha contato 85 vittime, arrivate già a 30 per l’anno in corso.
Partendo dalla recente relazione del Garante Nazionale dei Diritti delle Persone private delle Libertà al Parlamento italiano (consultabile qui: https://comunicazione.camera.it/archivio-prima…/19-31805 ) con il nostro ospite, dott. Mauro Palma, faremo un bilancio dei sette anni del suo mandato come primo Presidente del meccanismo di garanzia, soprattutto in merito ai punti critici emersi dalla relazione.
A proposito infatti, diverse migliaia di detenuti hanno al massimo un paio di anni di pena da scontare e, pur non potendo attivare reali percorsi rieducativi, per vari motivi non accedono alle misure alternative, rischiando così di scadere “in una sorta di serialità, con un complessivo inasprimento della propria marginalità”, come ha dichiarato il Pres. Palma.
A fronte di una lieve flessione dei reati poi, nello stesso periodo la popolazione sottoposta a misure cautelari è passata da 98.854 a 137.366 tra detenuti in senso stretto, persone sottoposte a misure alternative (oggi 53 mila) e “messe alla prova” (25mila), con l’evidente risultato di come “le misure alternative e quelle di comunità non sono andate a diminuzione dell’area detentiva in carcere, ma si sono affiancate a essa”.
Altrettanto dirimenti nella relazione parlamentare anche le preoccupazioni per l’insostenibilità di centri di permanenza per il rimpatrio, l’illegittimità dei trattenimenti in luoghi ‘extra-territoriali’ di frontiera e le ricadute di una deriva oppressiva, riscontrabile nella limitazione o addirittura nel revisionismo del reato di tortura.
Il Pres.Mauro Palma è tra i fondatori di Antigone negli anni 80, a lungo rappresentante italiano nel Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dal 2016 primo Garante nazionale.
Coordina l’iniziativa Caterina Guidi, ricercatrice esperta di flussi migratori e di sistemi di welfare europei.
GIOVEDì 14 dicembre, ore 21.00
Palazzo Buonamici, PRATO
Sala del Gonfalone della Provincia, via Ricasoli 19
INGRESSO LIBERO