PRATO, 22 dicembre 2023 – “La condizione che vivono i lavoratori della casa circondariale di Prato è ormai ai limiti del sostenibile. Di fatto sono costretti a lavorare in quello che loro stessi hanno definito e denunciato come un vero e proprio ghetto penitenziario. Un luogo dove ormai il reinserimento sociale previsto all’articolo 27 della nostra Carta costituzionale è ai limiti dell’impossibile. Incendi dolosi, aggressioni, tentativi di suicidi, risse e occupazioni abusive delle camere detentive. Questi sono gli episodi avvenuti solo negli ultimi mesi e che stanno creando un clima di tensione e paura costante. Il penitenziario pratese per tipologia di detenuti e per rapporto tra detenuti e agenti penitenziari risulta essere uno dei più difficili e complessi e lo dimostra dettagliatamente la lettera che i lavoratori hanno ritenuto di mandare a tutti gli eletti del territorio. Una lettera che solleva domande ben precise e che rivolgerò direttamente al ministro Nordio con un’interrogazione parlamentare. Ritengo impensabile lavorare in queste condizioni di difficoltà e di solitudine a maggior ragione in un contesto delicato ed essenziale come quello carcerario e per questo pretenderemo immediatamente delle risposte”.
Lo dichiara Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.