La Galleria Civica Mo.C.A. si arricchisce di un’opera scultorea a firma di Pier Giorgio Balocchi; il nobile gesto, cui si dedica questo tributo, contribuisce dunque all’ampliamento della collezione permanente che si presenta al pubblico nella sua poliedricità, tecnica e concettuale.
Pier Giorgio Balocchi, titolare della Cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara, membro dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, è firma autorevole e di consolidata esperienza sul panorama artistico contemporaneo. Presente alla Biennale di Venezia (1984) e alla Quadriennale di Roma (1975 e 1986) prende parte a numerose ed importanti rassegne in Italia e all’estero. Del suo lavoro si occupano critici del calibro di Enzo Carli e Pier Carlo Santini che realizzano il catalogo Balocchi Anni 80; Massimo Bertozzi e Marco Pierini per dissertazioni sui grandi temi della scultura in marmo e sulle problematiche esecutive ad essa inerenti.
Dal 1981, anno della sua prima personale tenutasi in Piazza di Spagna, Balocchi ha “collezionato” una corposa serie di eventi che hanno consentito alla sua firma di viaggiare lungo tutto lo stivale da Siena (FaxArt, 1997; Siena New York – Quattro Artisti in Viaggio, 2010) a Pietrasanta (Lavorare il marmo, 2008) e Carrara (Aruntica, 2010), da Padova (Novecento al Museo, 2010) a Sassoferrato (LX Rassegna Internazionale d’Arte, 2010), da Firenze (Contemporary, 2012) a Roma (Rassegna Internazionale di Arte Sacra, Vaticano, 1995; Nuova Consonanza, 2013) a raggiungere Germania (I Colori del Bianco, Berlino 2006), Giappone (Mostra Internazionale di Scultura, Toyamura, 2003), Grecia (Atene e Carrara tra presente e passato, Atena, 2007), Francia (I Colori dell’Anima, 2013) e Stati Uniti (New York (Librartis, New York, 2016).
Nel corso della lunga carriera professionale ed espositiva ha collaborato per importanti enti dal Monte dei Paschi di Siena (Montecatini, Prato e Carrara) alla Banca Toscana (Livorno e Carrara), dalla Cassa di Risparmio di Parma e Roma, alla Camera di Commercio di Grosseto. Ad oggi, fontane e monumenti ornano piazze e centri storici da San Quirico d’Orcia a Magliano in Toscana, da Siena a Follonica, da Carrara a Modena, a raggiungere Marocco, Corea del Sud e India.
I lavori del Maestro, di colta poetica narrante l’uomo ed il mondo, fanno del marmo materia utile a lasciare traccia dell’esistenza, per fissare lo scorrere del tempo e trovare un momento eterno, senza fine. L’essenzialità, che dona al marmo pieghe e tagli leggeri, è paragonabile ad un haiku giapponese, componimento poetico di tre versi in cui è racchiuso un universo di pensieri, suggestioni ed intime profondità. L’essenzialità del Maestro è, dunque, frutto di un atteggiamento artistico e creativo che descrive la natura e le vicende umane quali esito di un fulmineo momento di vita, intuito, fissato nella memoria e dunque scolpito.
In foto: Piccolo cuscino di Sarzana, 2023, scultura a taglio diretto in marmo statuario di Carrara e marmo nero del Belgio, cm 23x36x18h.