Il cordoglio del presidente del Consiglio regionale a titolo personale e a nome di tutta l’Assemblea legislativa che aveva deciso di conferirle una targa. “Un pensiero commosso a chi seppe difendere la propria terra e i valori che hanno portato alla costruzione della nostra Repubblica democratica”.
di Ufficio stampa, 19 gennaio 2024
Firenze – Cesarina Tosi era una ragazza quando, nel luglio del 1944, insieme ad altre giovani donne fermò i tedeschi che volevano portarsi via la gente di Carrara. L’ordine partito dal comando era di evacuazione, la città doveva essere svuotata. Aveva 19 anni, si arrampicò su una grondaia per seguire i movimenti dei tedeschi, poi le donne si mossero insieme, rovesciando le ceste del mercato, con le compagne sfilò al grido, “Non abbandonare la città”. È morta all’età di 98 anni. Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, esprime il cordoglio personale e a nome dell’Assemblea legislativa. Le aveva conferito una targa del Consiglio regionale nel 2021 in “rappresentanza delle donne di Carrara, che il 7 luglio 1944 si ribellarono all’oppressione nazifascista”, e l’aveva ricordata pochi mesi fa, in occasione della morte del marito Giorgio Mori, che lo colse superata la soglia dei 100 anni il 22 maggio dell’anno scorso.
“A Cesarina Tosi rivolgiamo l’ultimo saluto con commozione e devozione. Le diciamo ancora una volta grazie per quello che insieme alle sue compagne di allora e agli uomini come suo marito Giorgio Mori seppe fare, giovane ragazza, a difesa della propria terra e della democrazia”, dice oggi il presidente Mazzeo. “Lei e le donne di Carrara hanno scritto la storia – aggiunge –. Un atto di sfida civile dal profondo significato democratico, precursore delle ragioni che hanno portato alla costruzione della nostra Repubblica democratica”.