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Alta velocità: il punto sulla stazione Medioetruria

Ascoltati in Commissione, presieduta da Lucia De Robertis (Pd), i vertici di Rfi che hanno illustrato i risultati della relazione tecnica

Firenze – La nuova stazione dell’Alta Velocità “Medioetruria” è stata al centro di un’audizione questa mattina in commissione Territorio e Ambiente, presieduta da Lucia De Robertis (Pd).

Sono stati ascoltati i vertici di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, in merito alla relazione tecnica sulla localizzazione dell’ipotizzata stazione dell’Alta Velocità.

“Abbiamo deciso questa audizione – ha detto la presidente De Robertis – perché avevamo bisogno di comprendere quali siano state le motivazioni e i criteri che hanno portato a scegliere la soluzione proposta. Si tratta infatti di una decisione che avrà riverberi molto importanti per la Toscana e tutto il paese”. Il tavolo tecnico convocato presso il ministero delle Infrastrutture aveva dato il compito a Rfi di indicare, secondo parametri oggettivi, il luogo più adatto per la realizzazione di una stazione Av tra la Toscana e l’Umbria. Il tavolo ha alla fine indicato l’ubicazione di Valdichiana-Creti, scelta che non ha soddisfatto tutti.

I numerosi dirigenti e tecnici di Rfi intervenuti hanno illustrato i risultati delle analisi effettuate, che hanno compreso vari fattori, tra cui le infrastrutture viarie necessarie e la potenziale utenza. Come hanno spiegato, sono state prese in esame cinque ipotesi di localizzazione della nuova stazione, due servendosi di infrastrutture esistenti e tre di nuova realizzazione sulla linea: la prima ad Arezzo, presso la stazione esistente potenziata; la seconda a Rigutino; la terza in Valdichiana, a Creti; la quarta a Chiusi presso la stazione esistente potenziata e la quinta a Chiusi sud. Lo studio ha preso in considerazione il passaggio di un treno in ogni direzione ogni ora, per un massimo di 14 coppie, cioè 28 treni.

La stima dei costi sull’ipotesi di Arezzo è stata di 10 milioni di euro, di cui 8 milioni per l’accessibilità ferroviaria e 2 milioni per le aree esterne e i parcheggi, con una conclusione dei lavori prevista per il 2027. La stima dei costi per la realizzazione della nuova stazione a Rigutino è di 137 milioni di euro, suddivisi tra fabbricato viaggiatori, accessibilità ferroviaria, aree esterne e parcheggi, nuova fermata sulla linea lenta, nuova viabilità, opere civili della piattaforma ferroviaria, sovrastruttura ferroviaria, Te-is e tecnologie, espropri, con la conclusione dei lavori prevista per il 2030. L’ipotesi Valdichiana prevede un costo di 79 milioni di euro, suddivisi tra fabbricato viaggiatori, accessibilità ferroviaria, aree esterne e parcheggi, nuova fermata sulla linea lenta, nuova viabilità, opere civili della piattaforma ferroviaria, sovrastruttura ferroviaria, Te-is e tecnologie, espropri, con conclusione dei lavori nel 2028. La stima dei costi per realizzare la stazione dell’Alta Velocità presso la stazione esistente di Chiusi-Chianciano Terme è di 80 milioni e 750 mila euro, ripartiti tra realizzazione di fabbricato viaggiatori, accessibilità ferroviaria, aree esterne e parcheggi, espropri e modifica Prg, con conclusione nel 2028. L’ipotesi di Chiusi sud stima un costo di realizzazione di 90 milioni di euro, suddivisi tra fabbricato viaggiatori, accessibilità ferroviaria, aree esterne e parcheggi, nuova fermata sulla linea lenta, nuova viabilità, opere civili della piattaforma ferroviaria, sovrastruttura ferroviaria, Te-is e tecnologie, espropri, con fine lavori nel 2030.

I vertici Rfi hanno spiegato inoltre che, dopo un’iniziale propensione per la soluzione di Arezzo, al tavolo sono stati ascoltati i rappresentanti di Trenitalia e Italo, che hanno espresso la netta preferenza per vari motivi, tra cui i minori tempi di percorrenza, per una soluzione di nuova realizzazione sulla linea dell’Alta Velocità. A questo punto, il rapporto costi-benefici ha fatto cadere la scelta su Valdichiana Creti.

Numerosi le domande, le osservazioni e gli spunti critici dei commissari, a cui Rfi ha risposto.

Ad aprire il giro di interventi è stata la stessa De Robertis, chiedendo chiarimenti sul livello di aggiornamento dei dati utilizzati per le analisi e sul valore dato, nello studio, alla strategicità delle soluzioni ferro-ferro nell’ambito delle politiche nazionali sulla sostenibilità ambientale di trasporti e mobilità.

 Vincenzo Ceccarelli (Pd) ha osservato che “lo scarso tempo a disposizione per lo studio ha portato a conclusioni discutibili, non sono state prese in considerazione le connessioni ferro-ferro e analizzata l’utenza potenziale: a Creti il 90% si dirigerebbe verso sud, mentre a Rigutino il 40% a nord e il 60% a sud”.

Elena Rosignoli (Pd) ha auspicato il potenziamento dei treni su Arezzo e Chiusi. “Avevamo preso in considerazione Chiusi perché in questo modo avremmo ridotto un gap infrastrutturale di cui quest’area, molto vasta e popolata, soffre” ha detto.

“Spero che la finalità di riequilibrio di tre territori, per cui è stata operata la scelta di Valdichiana, si realizzi effettivamente – ha affermato Anna Paris (Pd) -. Ho preso atto delle varie motivazioni e delle spiegazioni, che mi hanno chiarito moltissime cose. C’è necessità di un riequilibrio, molte città sono fuori dalle direttrici di traffico che creano sviluppo”.

Anche Marco Casucci (Lega) si è detto “perplesso perché non sono stati presi in considerazione i dati della connessione ferro-ferro” e ha espresso critiche per il mancato aggiornamento dei dati sui bacini di utenza.

Secondo Gabriele Veneri (FdI) “è auspicabile che questo sia solo il primo incontro in Commissione sul tema, visti i dubbi e le incertezze su alcuni numeri richiamati dai consiglieri” e ha invitato a “non sottovalutare l’importanza della connessione ferro-ferro visto che stiamo andando verso una mobilità green”.

Anche Alessandro Capecchi (FdI) ha affermato che “è necessario che a questo primo confronto ne seguano altri, coinvolgendo anche l’assessore, dato che si tratta di una scelta politica basata sui dati tecnici”.

Lucia De Robertis ha commentato alla fine che “sicuramente a questa prima audizione seguiranno altri incontri e momenti di confronto, perché i dubbi da chiarire, a partire da quelli espressi dai territori, sono veramente tanti. È vero che cinque minuti di percorrenza in più fanno la differenza, ma anche tanti soldi in più la fanno”.

Durante la seduta del mattino è stato inoltre ascoltato l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, il quale ha fornito alcuni chiarimenti sulla proposta di legge che modifica la disciplina vigente in materia di impianti di radiocomunicazioni, all’esame della Commissione. Sono stati infine licenziate con voto favorevole a maggioranza due proposte di deliberazione:  l’aggiornamento del quadro conoscitivo del Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico per le aree tutelate per legge di cui all’art.142, c.1, lett.b) i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 m dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi del D.lgs. 42/2004, ricadenti nei Comuni di Greve in Chianti (Fi), Lamporecchio (Pt), Scandicci (Fi), Scarperia e San Piero (Fi), San Giuliano Terme (Pi), Arezzo (Ar), Chiusi (Si), Gavorrano (Gr), Roccastrada (Gr), Sovicille (Si), Trequanda (Si); e, inoltre il Piano progetto di paesaggio “Territori del Mugello” di cui all’articolo 34 della disciplina del Piano di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico (Pit-Prr).

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