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Entra nel vivo Tradizione in Movimento 2024
La stagione concertistica del Musicus Concentus

Tra i primi nomi in Sala Vanni Širom, GNUT, Rachele Bastreghi (Baustelle) e Alessandro Baronciani e Alabaster dePlume. Tra le date fuori Firenze spiccano Bento al The Cage di Livorno per My Generation e poi, nell’ambito della collaborazione con MetJazz 2024 a Prato, Marc Ribot e Claudio Fasoli Next 4et.

Firenze, 13 febbraio 2024 – Promette molto bene la primissima parte del calendario della 32^ edizione di Tradizione in Movimento, la stagione concertistica del Musicus Concentus, realizzata con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze e Fondazione CR Firenze.

Promette altrettanto bene la risposta del pubblico, che, dati alla mano, ha accolto con grande entusiasmo i primi nomi in calendario. Oltre al tutto esaurito per il concerto di Gnut sono davvero ottimi i numeri al boxoffice in questa prima parte della stagione.
Luogo imprescindibile della proposta del Musicus Concentus è la Sala Vanni di Piazza del Carmine, presidio culturale dell’Oltrarno fiorentino e del capoluogo toscano, senza però dimenticare le importanti collaborazioni che portano il Musicus “in trasferta” a Livorno e a Prato. Ma andiamo per ordine.

Il calendario prende il via in Sala Vanni venerdì 16 febbraio, dove spicca il concerto del trio sloveno Širom. Iztok Koren, Samo Kutin e Ana Kravanj suonano un folk “immaginario” e “proveniente da un universo parallelo” come amano dire loro stessi; o un “folk che sembra folk ma non lo è”, come ha scritto qualcun altro. D’altronde è già detto tutto nel loro nome: in sloveno Širom significa “andare lontano” e “dappertutto” e questa ampiezza semantica rende bene l’idea di una musica in movimento, capace di cogliere e intrecciare modi e influenze eterogenee, riportando la molteplicità a sintesi.
Nel repertorio del trio trova espressione un corpo sonoro vastissimo che non solo attinge alla tradizione – viola, ocarina, mizmar, ribab, daf, balafon, guembri, banjo, ghironda, liuto, tambura brač, carillon – ma si avvale anche di oggetti autocostruiti. A dispetto di tale ricchezza strumentale, il sound rimane minimalista e ha un che di sciamanico, muovendosi nella dialettica tra oscurità e luce, mistero e rivelazione. Le loro performance sono magnetiche e coinvolgono gli ascoltatori in un’esperienza rituale, potente e immersiva. The Liquified Throne Of Simplicity, il loro ultimo disco, è uscito nel 2022 per Tak:til / Glitterbea.

Nel giorno successivo, sabato 17 febbraio, in Sala Vanni si esibirà GNUT, artista apprezzatissimo dai giovani, il cui concerto ha registrato il tutto esaurito in prevendita da diverse settimane. Cantautore napoletano classe ’81, da anni calca le scene musicali seguendo il suo cammino, unico e personale: un songwriting che fa incontrare Nick Drake e Elliot Smith con la tradizione cantautorale italiana e la canzone napoletana di Roberto Murolo.
Nun te ne fa’ è il risultato di un lavoro di scrittura che ha preso il via nel 2014, grazie all’amicizia e ai forti legami artistici stretti con il poeta partenopeo Alessio Sollo e il singer songwriter inglese Piers Faccini. Quest’ultimo, già produttore del secondo album di GNUT Il rumore della luce, non solo è produttore e arrangiatore di questo disco ma accoglie GNUT nella sua etichetta Beating Drum dal 2018, con l’uscita del vinile in edizione limitata dell’EP Hear My Voice. Il titolo in napoletano significa “non dare troppo peso ai problemi”: un modo di dire che rappresenta anche una filosofia di vita che contraddistingue tutto il sud Italia e in particolare Napoli. Il concerto sarà introdotto dal live in solo di Emanuele Colandrea, cantante-autore della provincia di Latina.

La rassegna My Generation al The Cage di Livorno, che nelle prime due date di gennaio e febbraio ha registrato una grande affluenza di pubblico under 25, rappresenta ormai una delle più felici collaborazioni del Musicus Concentus. Sabato 24 febbraio in quello che è uno dei club musicali più longevi d’Italia si esibiranno i Bento, band è composta dai produttori e polistrumentisti “Trevize_” Francesco Barletta e “Coy” Umberto Coviello. Soundtrack, industrial, big beat, triphop, math rock, electronic/pop, afro/tribal: la loro musica miscela diversi generi mantenendo sempre uno stile elettronico. Il loro live è un’esperienza per l’ascoltatore, dove la ritmica ricercata come il sound design fanno da sfondo alle melodie profonde, emozionanti ed orecchiabili. I visual completano lo spettacolo accompagnando la musica e l’immaginazione dello spettatore

Tornando a Firenze spazio ad un nuovo, inedito, grande evento, che unisce musica e fumetti. Un giorno da Psychodonna è un concerto disegnato che nasce dalle canzoni di Psychodonna, il primo disco solista di Rachele Bastreghi (Baustelle), e dai disegni di Alessandro Baronciani.
Dopo il successo dei concerti disegnati con Colapesce e il concerto a fumetti di Quando tutto diventò blu insieme a Corrado Nuccini, Ilariuni dei Gomma e Her Skin, Alessandro Baronciani torna quindi sul palco, stavolta insieme a Rachele Bastreghi e al musicista e produttore Mario Conte.Lo spettacolo, in prima nazionale venerdì 1 marzo in Sala Vanni (ore 21:15), immagina un giorno nella vita di una ragazza che ha, finalmente, una “stanza tutta sua”, un posto dove rinascere ogni mattina, rivoluzionando e inventando un nuovo Mondo possibile dopo il tramonto. Un concerto mai visto prima, un live intimistico e trascinante per voce, piano ed elettronica dove Rachele Bastreghi e Mario Conte suoneranno dal vivo mentre Alessandro Baronciani disegnerà in diretta. La regia del suono è invece curata da Lorenzo Caperchi.

L’8 marzo va invece in scena, sempre in Sala Vanni,  Alabaster dePlume: pseudonimo di Angus Fairbairn, è musicista, poeta performativo, compositore e attivista, le cui performance dal vivo invitano un cast di musicisti in continua evoluzione. I suoi album includono Gold. Go Forward In The Courage of Your Love (2022), To Cy and Lee. Instrumentals Vol. 1 (2020) e Peach (2015). Originario di Manchester, vive a Londra e risiede presso il leggendario centro creativo Total Refreshment Centre. Registra per l’etichetta scozzese Lost Map, un’isola off-grid, e ora è l’ultimo arrivato nella crescente famiglia di esploratori musicali progressisti di International Anthem, con sede a Chicago.
Lo scorso 8 settembre ha fatto uscire, sempre sulla prestigiosa International Anthem, un nuovo disco: Come With Fierce Grace. Una serie di brani nati nelle stesse sessioni che avevano portato al precedente Gold, di cui rappresenta una versione più libera e impro, sempre ad alto tasso poetico.

Chiudono questa prima carrellata di anticipazioni i due concerti previsti per l’11 marzo al Fabbricone di Prato, nell’ambito della collaborazione con MetJazz 2024.  Sul palco del teatro pratese arrivano Marc Ribot e il Claudio Fasoli Next 4et.
Quando si parla di scena downtown, ci si riferisce a quella vivacissima stagione che vide convergere su Manhattan giovani musicisti innovatori e spregiudicati, che abbattevano i confini tra rock, punk, free, musica etnica, classica sperimentale, musica per il cinema, canzone. In questo fermento spiccavano i due più eccentrici, John Zorn e il chitarrista Marc Ribot (1954), entrambi decisi a rivendicare anche l’origine ebraica della loro cultura. A Ribot, occasionalmente anche cantante, si deve una rivoluzione sonica della chitarra, inconfondibile nei dischi dei Lounge Lizards, con Tom Waits quanto con i suoi Ceramic Dog, in cui mescola jazz e folklore cubano o noise e canzone. Ironico e disinvolto, Ribot ha letteralmente cambiato il suono della musica contemporanea, polverizzando i generi e conquistando nuovo pubblico alla musica d’oggi.

Di tutt’altro segno è la musica di Claudio Fasoli (1939), nella cui lunga carriera, dai fasti degli anni Settanta con il gruppo jazz-rock Perigeo ai meditati lavori acustici dagli anni Ottanta in poi, è visibile il filo rosso di un gusto asciutto per la melodia, di una fervida immaginazione armonica e di un lirismo sassofonistico tanto controllato quanto toccante. Il NeXt Quartet, che dirige da qualche anno, conferma le sue doti di compositore, la cui musica a maglie aperte concede tutto lo spazio necessario agli estrosi contributi degli altri musicisti, coprotagonista di uno dei gruppi più coesi della scena italiana. L’album NeXt ha vinto il Top Jazz 2021 come miglior disco italiano.

Sala Vanni (Firenze) Piazza del Carmine, 19.
Inizio concerti ore 21:15
prevendita 13 € + d.p
Biglietti in cassa (se disponibili): intero 20€
Ridotto under 25 16€
Prevendite Boxol.it

The Cage (Livorno)  Via del Vecchio Lazzeretto, 20.
Inizio concerti ore 22.30
Biglietto 10 € + d.p
Prevendite Ticketsms.it

Teatro Fabbricone (Prato) Via Ferdinando Targetti, 10.
Inizio concerti ore 21:00
prevendita 13/15 € + d.p
Biglietti in cassa (se disponibili): intero 20€
ridotto convenzioni/soci Coop/over 65/abbonati prosa
Prevendite www.metastasio.it

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