Mostre: ‘Pinocchio in viaggio e i cerchi della vita’ a palazzo del Pegaso

L’artista massese Manola Caribotti mette in scena le opere ispirate ai personaggi della fiaba del burattino toscano. Il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani: “Diamo il giusto riconoscimento alla figura letteraria creata da Collodi valorizzando la nostra identità”

di Angela Feo

Firenze – “Pinocchio in viaggio e i cerchi della vita”, è il titolo della mostra personale dell’artista-scrittrice, Manola Caribotti, “massese di origine e montignosina di adozione”, come si definisce lei stessa, che fino al 26 ottobre sarà visitabile allo Spazio Espositivo Carlo Azeglio Ciampi (via de’ Pucci 16). Un’esposizione di opere pittoriche a tecnica mista e sculture di creta, che dà seguito al percorso artistico della Caribotti, iniziato con la pubblicazione del libro omonimo (Mds edizioni, 2022), e che è stata inaugurata questo pomeriggio (mercoledì 16 ottobre). A portare i saluti il presidente della commissione Affari Istituzionali Giacomo Bugliani. Con lui sono intervenuti l’artista, Lodovico Gierut, critico e giornalista, Marilena Cheli Tomei storica e saggista, Pier Francesco Bernacchi, presidente Fondazione Carlo Collodi.

“Attraverso questa mostra diamo il giusto riconoscimento che la nostra regione deve alla figura di Pinocchio – ha affermato il presidente Giacomo Bugliani – portando un messaggio importante, anche dal punto di vista politico: abbiamo bisogno di valorizzare la nostra identità e non c’è modo migliore di farlo se non attraverso la cultura”. “Sbaglia chi pensa che “Le avventure di Pinocchio” sia un libro soltanto per bambini – ha aggiunto – : in realtà si tratta di un capolavoro adatto a ogni età che dovrebbe addirittura essere insegnato nelle scuole. Sono peraltro lieto che ad essere artefice di questa esposizione sia una bravissima artista mia conterranea”.

“Pinocchio in viaggio e i cerchi della vita” nasce dall’omonimo libro scritto dalla stessa Manola Caribotti subito dopo il covid e dedicato al padre che “ogni sera – ha ricordato l’artista – per addormentarmi mi leggeva gli episodi delle pagine del libro di Collodi”. Il volume racconta la vita dei personaggi legati al famoso burattino toscano, che sono al centro anche nelle opere in mostra. “Nei quadri e nelle sculture parlo molto anche di me stessa – ha spiegato Caribotti – : i dipinti sono tondi e il cerchio rappresenta le ruote del treno in viaggio che sfreccia, ma anche la luna dove si nascondono i lati meno visibili di noi stessi, come la sensibilità e la fantasia. Proprio la fantasia è stata chiave che mi ha aiutato a vincere le mie paure e la mia timidezza”.

Di una mostra significativa e importante ha parlato Pier Francesco Bernacchi, presidente Fondazione Carlo Collodi. Lodovico Gierut ha invece ricordato come Caribotti sia pittrice, scultrice e anche scrittrice “di contenuto” e come quella inaugurata oggi sia “una mostra completa, un punto di arrivo e di ripartenza, perché Manola è un’artista che non si ferma e andrà sempre avanti”. Mentre Marilena Cheli Tomei, ha evidenziato la sensibilità “verso il sociale, verso il mondo dei giovani ma anche degli adulti che l’artista ha saputo mantenere nell’arco di tutta la sua produzione”. “Il messaggio di questa mostra non è rivolto solamente ai bambini che leggono Collodi, ma anche a tutti noi – ha detto – . La scultura ‘La signora lumaca’ ad esempio ci invita a quella sensibilità nei confronti della natura che in questo particolare momento storico è diventata una necessità”.

La mostra sarà visitabile con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; sabato dalle 10 alle 13.

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