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A CESENATICO (FC) BAMBINI, FAMIGLIE ED ESERCENTI IN RIVOLTA CONTRO IL SINDACO: “RIVOGLIAMO LA GIOSTRA DI TEO”

In pochi giorni è arrivato sulle pagine dei quotidiani nazionali il caso della “giostra di Teo”, la piccola ed elegante bomboniera gestita con garbo e gentilezza dal signor Teo Natali che allietava i più piccini e le loro famiglie in piazza Pisacane a Cesenatico. L’imperfetto è d’obbligo, perché, come in una favola di Natale al contrario, quest’anno il Comune ha rimosso la storica giostra, evidentemente sottovalutando la reazione dei cittadini: bambini in rivolta, insurrezione di residenti e titolari di attività commerciali del porto canale di Cesenatico che martedì hanno lanciato una petizione, cartacea e online, contro la chiusura. La vicenda ha attirato l’attenzione dei media, locali e non, e diversi esercenti ci hanno messo la faccia e hanno spiegato le loro ragioni.

La giostra era un pezzo di storia della città, ma il 13 dicembre scorso la deliberazione n. 306 della giunta comunale, di centrosinistra, l’ha cancellato con l’intento, dichiarato dal sindaco Matteo Gozzoli (Pd), di “valorizzare” il vicino monumento a Garibaldi: piazza Pisacane è stata esclusa dall’elenco delle aree pubbliche che possono essere destinate alla installazione di attrazioni dello spettacolo. Per i bimbi del centro storico, tra delusione e sorrisi spenti sul nascere, è stato il primo Natale trascorso senza il loro divertimento preferito. La decisione, tutta politica, non sarebbe piaciuta neppure all’Eroe dei Due Mondi, notoriamente sensibile, a differenza di alcuni sedicenti garibaldini di oggi, alle istanze dei più deboli. Certo non ci stanno bambini, genitori ed esercenti del quartiere. È nato subito un agguerrito comitato promotore, che sta raccogliendo firme ovunque per chiedere al sindaco e alla sua giunta di rivedere la decisione, consentendo al giostraio di tornare in piazza Pisacane. Tanto più che l’attrazione non ha mai arrecato alcun disturbo alla quiete pubblica, visto che chiudeva alle 23, ben prima della maggior parte dei pubblici esercizi, al contrario è sempre stata un valore aggiunto per il centro storico che ai più piccoli non ha molto altro da offrire.

“L’ingiustificabile eliminazione dell’unico divertimento per i piccini di questa area – sottolinea tra l’altro la petizione – avrà come ovvia conseguenza anche una importante perdita di indotto per tutti gli esercenti della zona, molti negozi e pubblici esercizi che concentrano nella stagione estiva la maggior parte del loro fatturato”.  E se Cesenatico intende proporsi come meta del turismo per le famiglie, cancellare la giostra più amata dalle famiglie stesse è illogico e inaccettabile.
La petizione contro la chiusura della giostra si può firmare fisicamente negli  esercizi commerciali di tutti i membri del comitato promotore (tra cui i ristoranti, i bar ed i negozi più importanti del centro storico di Cesenatico) oppure online, con pochi comodi clic, sulla pagina Facebook “I bambini di Cesenatico rivogliono la giostra di Teo” al link https://www.facebook.com/profile.php?id=61555158390456 

Per farlo basta andare sulla pagina, scrivere il proprio nome e cognome nei commenti sotto il post fissato in alto (non serve aggiungerlo se coincide col nome del profilo) con la frase “chiedo al sindaco di non chiudere la giostra di piazza Pisacane”.

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