Tutto cominciò parecchi anni fa, più o meno ai tempi di “mani pulite”, quando i partiti partirono davvero, ma per San Vittore, a cercare la grazia…..del presidente della repubblica, unico modo di uscire dal carcere dove Di Pietro, detto anche “il killer dell’ortografia”, aveva mandato i boss di PSI, DC e chi più ne ha, più ne metta ( in carcere ).
Lo smog attanagliava i pedoni ed era più penetrante del serpente boa delle esibizioni della pornostar Cicciolina. Si tagliava a fette e si vendeva in barattoli su cui faceva bella mostra di sé la scritta: “aria di Milano”, imperdibile souvenir. Ma tutti i grandi fenomeni sono spesso non capiti, e come suole dirsi “nemo profeta in patria”, per cui si cercò di combattere lo smog perché più nocivo per il ministero della salute delle tangenti.
Riunite le più intelligenti teste pensanti del comune, selezionate col metodo del bastoncino più corto, dopo ore passate a domandarsi quale fosse l’etimologia della parola smog, ad un ignoto consigliere venne la brillante idea di istituire le targhe alterne per tutti. In pratica si invitò la popolazione automunita a viaggiare nei giorni pari se si aveva la targa pari, e nei dispari se si teneva la targa dispari, i trasgressori sarebbero stati multati e frustati nelle terga se pari, e su una sola chiappa se dispari.
Marco Fusi
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