Cinque sacerdoti, tre religiosi e un frate sono indagati dalla Procura della Repubblica di Prato per presunti abusi su due fratelli, all’epoca dei fatti ancora minorenni. I nove religiosi appartenevano alla comunità dei Discepoli dell’Annunciazione, con sede a Prato, sciolta dal Vaticano nello scorso mese di dicembre, dopo almeno due visite canoniche.
Lo riporta il quotidiano La Nazione, specificando che i due fratelli erano stati affidati dai genitori alla comunità, fondata e retta da don Giglio Gilioli, sacerdote veronese giunto a Prato alcuni anni fa e noto a molti per numerosi interventi, riportati anche su Youtube, su emittenti del nord Italia.
I presunti abusi sono emersi dopo qualche anno, nel giugno scorso, quando uno dei fratelli si rivolse al vescovo emerito di Prato, Franco Agostinelli. Fu quest’ultimo ad avvertire subito la Congregazione per gli istituti di vita consacrata della Santa Sede. Il giovane aveva raccontato di aver subito abusi sessuali e psicologici all’interno della comunità. Il vescovo attuale, Giovanni Nerbini, insediatosi in diocesi a dicembre, aveva poi informato la procura pratese, mentre a dicembre la congregazione vaticana aveva provveduto a sopprimere la comunità. Un procedimento canonico è ancora in corso.
In una nota diffusa dalla Diocesi di Prato, si legge che le ipotesi di reato sono gravissime e addolorano l’intera comunità diocesana pratese. «Non nascondo il mio dolore e la mia viva preoccupazione e vorrei sperare che gli addebiti mossi non risultino veri – dice il vescovo Giovanni Nerbini – Ma voglio chiaramente dire che il primo interesse che la Chiesa di Prato ha è quello della ricerca della verità. Per questo auspico che la magistratura, nell’interesse di tutti, possa portare quanto prima a termine le indagini».