Accadde oggi 10 marzo

Molti eventi famosi sono successi il 10 marzo

La famiglia Calas. Incisione di Jean-Baptiste Delafosse da Carmontelle (1765). Si vede il figlio Calas che legge alla famiglia l’atto di riabilitazione del padre.
  • Nel 1762 muore giustiziato Jean Calas, protestante ugonotto francese di Tolosa, accusato di aver ucciso il figlio. Sempre proclamatosi innocente, non fu creduto. La Corte cattolica di Tolosa che giudicò il caso, mossa da pregiudizio contro la fede protestante di Calas, lo accusò di aver ucciso uno dei suoi figli a causa della conversione di questi al cattolicesimo nel 1756. Nonostante non solo Calas ma anche la governante cattolica di lui affermassero che si fosse trattato di suicidio, Jean Calas fu torturato e condannato a morte dalla corte di Tolosa. In seguito alla sua morte Voltaire fu contattato sul caso, che ritenne la condanna, dopo aver effettuato accertamenti, un palese caso di ingiustizia motivata da intolleranza religiosa da parte della corte. Voltaire iniziò così una campagna cercando di ottenere l’annullamento postumo della sentenza, sostenendo che il figlio di Calas si era suicidato per debiti di gioco e per non aver potuto terminare gli studi universitari a causa della propria fede religiosa. Gli sforzi di Voltaire ebbero successo quando due anni dopo la morte di Jean Calas, nel 1764, re Luigi XV annullò la sentenza della Corte e licenziò il magistrato che l’aveva emessa. In Francia Jean Calas divenne noto come un simbolo dell’intolleranza religiosa, insieme a François-Jean de la Barre e a Pierre-Paul Sirven.

Mazzini in una fotografia con autografo scattata da Domenico Lama
  • Nel 1872 muore Giuseppe Mazzini: patriota, politico, filosofo e giornalista, è considerato uno dei padri del Risorgimento italiano. Nato nel 1805 a Genova nell’Italia napoleonica, dal medico e docente uniersitario Giacomo Mazzini e dalla fervente gianseinista Maria Drago, fu appassionato di letteratura per tutta la vita, leggendo molti autori classici e romantici sia italiani che europei. Dal 1826 fu iscritto alla Carboneria, società segreta rivoluzionaria italiana dagli ideali patriottici e liberali, ma fondò presto sue società segrete, a partire dalla Giovine Italia. Le società segrete fondate da Mazzini avevano tutte come motivo comune il perseguimento di una liberazione popolare e nazionale basata su ideali repubblicani e democratici. Economicamente fu sostenitore di una cooperazione interclassista e corporativista, cosa che lo differenziava sia dal liberalismo di mercato classico che dal marxismo. Contrario al moderatismo liberale guidato da Cavour e rivoluzionario attivo per tutta la vita, protagonista di eventi importanti come la vicenda della Repubblica Romana del 1848 di cui fu a capo, fu arrestato quattro volte e alla sua morte rischiava un quinto arresto. Varie volte fu condannato a morte in contumacia per le sue attività cospiratorie per poi anni dopo ricevere l’amnistia. Conobbe molte personalità famose all’estero durante il suo periodo trascorso, con alcune interruzioni, a Londra tra il 1837 e il 1868, tra cui tra cui Mary Shelley vedova del poeta P.B. Shelley), Anne Isabella Milbanke (vedova del poeta Lord Byron, idolo di gioventù di Mazzini), il filosofo ed economista John Stuart Mill, Thomas Carlyle con sua moglie Jane Welsh e lo scrittore Charles Dickens, che finanziò la sua scuola. Il poeta decadente Algernon Swinburne gli dedicò un testo intitolato Ode a Mazzini. Nello stesso quartiere di Mazzini visse anche Karl Marx, con cui si scontrerà fortemente, sostenuto da Garibaldi, alla Prima Internazionale dei lavoratori.

Leonardo Panerati

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