Molti eventi famosi sono successi il 14 marzo
- Nel 1820 nasce Vittorio Emanuele II, re di Sardegna dal 1849 al 1861 e re d’Italia dal 1861 al 1878. Tra i principali artefici insieme al suo presidente del consiglio Camillo Benso conte di Cavour dell’unificazione politica della penisola italiana e del successo finale del Risorgimento, è stato a lungo ricordato con l’appellativo di Re galantuomo per aver mantenuto in vigore lo Statuto Albertino che istituiva la monarchia costituzionale nel regno, sebbene secondo quanto emerso da fonti successive sembra lo abbia fatto per opportunità politica e non per una fedeltà ai suoi principi i quali erano fondamentalmente reazionari e assolutisti rispetto al ruolo del sovrano nello stato. L’appoggio di Vittorio al liberalismo moderato espresso nello statuto fu dovuto principalmente a due considerazioni politiche: allargare la propria base di consenso per meglio opporsi al movimento democratico, e ottenere una legittimità maggiore agli occhi dell’intellighenzia italiana in buona parte non reazionaria per una espansione del potere regio nella penisola tramite le politiche il cui scopo era l’unificazione.
- Muore Karl Marx, filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista e politico tedesco. Nato nel 1818 a Treviri in una famiglia ebraica relativamente agiata della classe media, Marx studiò all’Università di Bonn e all’Università Humboldt di Berlino, iniziando a interessarsi alle opinioni filosofiche dei giovani hegeliani. Dopo la laurea contribuì alla Gazzetta renana, giornale radicale di Colonia. Trasferitosi a Parigi nel 1843, continuò a lavorare per diversi giornali radicali e incontrò importanti amici e sostenitori, tra cui Friedrich Engels, con cui pubblicò il Manifesto del Partito Comunista nel 1848. Esiliato dalla Francia nel 1849 a causa delle sue idee politiche e per il suo supporto ai moti del 1848, Marx si trasferì a Londra con la moglie Jenny von Westphalen e i figli. Qui continuò a lavorare come giornalista e a costruire la sua teoria socioeconomica, pubblicando nel 1867 il primo volume del suo magnum opus, Il Capitale. Partecipante attivo del movimento operaio ne divenne una figura importante nella Prima Internazionale (1864-1876) e lo rimase fino alla sua morte. Il suo pensiero, incentrato sulla critica in chiave materialista dell’economia, della società, della politica e della cultura capitalistiche, esercitò un peso decisivo sulla nascita delle ideologie socialiste e comuniste dalla seconda metà del XIX secolo in poi, dando vita alla corrente socioeconomico politica del marxismo. Teorico della concezione materialistica della storia e assieme al sodale Friedrich Engels del socialismo scientifico, Marx è considerato tra i pensatori più celebri e influenti sul piano politico, filosofico ed economico nella storia in generale e in quella dell’Ottocento e del Novecento in particolare.
Leonardo Panerati
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