cibo sintetico poster a4 web e1668176449335

Agricoltura: no all’unanimità alla produzione del ‘cibo sintetico’

Approvata mozione del Pd, primo firmatario Marco Niccolai. I consiglieri di tutti i gruppi hanno firmato ieri la petizione di Coldiretti a difesa delle produzioni Made in Italy

 Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione a sostegno della mobilitazione contro il cosiddetto “cibo sintetico”, promossa da Coldiretti insieme a Campagna Amica , Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition, presentata dal gruppo Pd, primo firmatario Marco Niccolai. E nella giornata di ieri, nei momenti precedenti la seduta dell’Aula, i consiglieri regionali hanno firmato la petizione della Coldiretti, con la quale si chiede al Governo di intervenire per contrastare la produzione dei “cibi sintetici” e tutelare le produzioni agroalimentari Made in Italy e, in questo contesto, quelle regionali della Toscana.

La mozione chiede alla Giunta regionale di attivarsi in Conferenza Stato – Regioni e nei rapporti con ilo ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e forestale “al fine di difendere le filiere agro zootecniche regionali anche mediante iniziative legislative di limitazione della produzione e del consumo del cibo artificiale in Italia”. L’atto di indirizzo chiede anche di “porre in essere nelle opportune sedi tutte le iniziative necessarie a tutelare il settore agroalimentare toscani in virtù del ruolo chiave che svolge nel sostenere e salvaguardare le aree rurali mediante la generazione di lavoro e reddito”.

A margine del voto dell’Aula, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha espresso la propria soddisfazione per “il no unanime al cibo sintetico”. “Sono orgoglioso – ha dichiarato – che questa battaglia ci abbia visti tutti dalla stessa parte, insieme a Coldiretti, che abbiamo ospitato anche ieri proprio qui in Consiglio, perché il cibo sintetico è creato in laboratorio con cellule staminali in provetta, un processo completamente separato da ciò che è naturale.

La rottura del binomio cibo-natura apre a una serie di preoccupazioni e di rischi, ancora, tutti da analizzare, ma è anche un danno per tutto il settore agroalimentare toscano e alla nostra cultura del benessere che ha nell’alimentazione un patrimonio invidiato in tutto il mondo”.

Please follow and like us: