Platea al completo per l’appuntamento nazionale del 14 settembre a Prato negli spazi del Fabbricone storico. Ecco l’elenco completo dei relatori. “Ora tutti uniti per ridurre gli impatti del settore”
Burberry, Max Mara, e Hugo Boss, passando per Certilogo (eBay Group), Conceria Montebello, Gruppo Florence, Minerva Hub, Eurojersey e Holding Moda. E ancora Sistema Moda Italia, Piacenza 1733, Lanificio dell’Olivo, Achille Pinto, Smi Fashion Task Force, e Luiss Business School. Tutti quanti ospiti del Lanificio Fratelli Balli.
E’ tutto pronto al Fabbricone storico di Prato, realtà che dal 1889 si intreccia con la storia del distretto laniero, per l’organizzazione dell’evento nazionale 4sustainability. A promuoverlo è Process Factory, che per la decima edizione dell’iniziativa che mette a confronto brand della moda, distretti, aziende e associazioni di categoria, ha scelto un luogo simbolo della produzione tessile come il Lanificio Fratelli Balli.
L’appuntamento è per giovedì 14 settembre, dalle 14.30 alle 18.30. Il titolo di questa edizione è ‘On the road’: si parlerà di misurazione d’impatto e trasparenza della filiera, e dell’applicazione diffusa del passaporto digitale di prodotto. La platea è già da tutto esaurito, con i distretti di tutta Italia che hanno risposto presente all’invito al dialogo di Process Factory e del Lanificio Fratelli Balli, in un appuntamento che coinvolgerà anche ricercatori, docenti universitari, esperti di sostenibilità e moda sostenibile, e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali impegnate nella transizione del sistema moda verso la sostenibilità. Da segnalare anche un contributo di Faruk Hassan, il presidente di Bangladesh Garment Manufacturers and Exporters Association, la massima organizzazione di produttori di abbigliamento del Bangladesh.
“La nostra apertura alla città e il nostro invito al dialogo sono stati subito recepiti da tante aziende su scala pratese, toscana e nazionale che hanno dato la loro adesione alla partecipazione all’evento – spiega Leonardo Raffaelli, co-titolare del Lanificio Fratelli Balli -. Al nostro fianco ci saranno anche associazioni di categoria e istituzioni, mandando così un segnale di compattezza di tutto il comparto. La percezione diffusa intorno a questo evento è quella che possa essere un primo tavolo di lavoro condiviso col distretto, dal quale partire per poi creare unità d’intenti e collaborazione nel segno della sostenibilità. Per noi, come Lanificio Fratelli Balli, ospitare questo evento significa inoltre volere annunciare pubblicamente che la rotta aziendale che seguiremo sarà sempre quella dell’innovazione e della sostenibilità. Un percorso dal quale non si torna più indietro”.
Tre i panel di confronto, a partire dalle 15. Il primo sarà: ‘Partnership for the Goals: perché fare squadra’. A moderare sarà Francesca Rulli, Ceo di Process Factory e Ympact Società Benefit, ideatrice del framework 4sustainability. I relatori saranno Leonardo Raffaelli, co-titolare del Lanificio Fratelli Balli, Fabio Campana, Ceo del Lanificio dell’Olivo, Andrea Crespi direttore generale di Eurojersey, nonché vicepresidente di Sistema Moda Italia, ed Ettore Piacenza, Ceo di Piacenza 1733. A seguire l’intervento di Faruk Hassan di Bgmea, e poi il secondo panel dal titolo “Trasparenza di filiera: il mercato e il legislatore trasformano il sistema”. A moderare sarà Annamaria Tartaglia, Ceo di TheBrandSitter, mentre i relatori saranno Attila Kiss Ceo del Gruppo Florence, Matteo Marzotto presidente di Minerva Hub, Claudio Rovere Ceo di Holding Moda, Elena Alonso Esparza di Burberry, e Filippo Bernocchi docente della Luiss Business School.
Il terzo panel sarà ‘Verso il passaporto digitale: raccontare il prodotto ai propri stakeholder’. La moderazione è affidata a Matteo Ward, Ceo e co-founder di Wrad, e autore della docu-serie ‘Junk – Armadi Pieni’. I relatori saranno Luca De Iulis direttore marketing e vendite della Conceria Montebello, Alberto Lampis, strategic sourcing raw material senior specialist di Hugo Boss, Matteo Uliassi Ceo di Achille Pinto, Michele Casucci fondatore e general manager di Certilogo, eBay Group, Augusto Rosi di Max Mara e ci sarà un contributo di Francesca Magri in rappresentanza di Fashion Task Force di Smi . La chiusura sarà affidata Francesca Rulli e a Massimo Brandellero fondatore e Ceo di The Id Factory.
“I grandi numeri della decima edizione dell’evento 4sustainability danno la misura del percorso straordinario che abbiamo realizzato in questi anni – sottolinea Francesca Rulli, Ceo di Process Factory e Ympact Società Benefit e ideatrice del sistema 4sustainability -. Da Prato, 4sustainability ha cominciato a svilupparsi come metodologia a supporto della filiera moda e lusso, arrivando oggi a essere riconosciuto come sistema leader per la transizione efficace alla sostenibilità. A Prato torniamo oggi con grande orgoglio, determinati a mantenere sempre l’eccellenza come termine di riferimento. Grazie al Lanificio Fratelli Balli per l’ospitalità, grazie ai brand e a tutte le aziende della filiera per la fiducia e la condivisione di un percorso che ci porterà insieme a ridurre gli impatti del settore”.
“Prato è la città giusta per ospitare 4sustainability e il Lanificio Fratelli Balli è sicuramente uno degli opifici più significativi per rappresentare la storia, lo sviluppo e il futuro di un distretto che della sostenibilità ne ha sempre fatto la propria forza – dice il sindaco di Prato, Matteo Biffoni -. A Prato è nato il tessuto riciclato quando l’impatto ambientale sembrava non essere nemmeno un tema di cui doversi occupare, oggi a Prato abbiamo progetti innovativi e aziende che su questo fronte sono eccellenze internazionali”.
“Mi complimento per quello che si preannuncia un evento di livello e di rilevanza internazionale, il terreno dove Prato può primeggiare, con la sua storia, i suoi valori, l’innovazione – aggiunge Erica Mazzetti, deputata, componente VIII commissione ambiente -. Ancora una volta, le aziende dimostrano di leggere in anticipo il cambiamento, la sfida della sostenibilità, e di trasformarlo in pratica, con ricadute benefiche. Non mi stanco di ripetere: transizione green senza aziende non esiste. Sono convinta, inoltre, che fare squadra, in questo e altri casi sia un metodo corretto. In quanto parlamentare eletta nel territorio mi impegno a portare a Roma le proposte e le idee che emergeranno da questo confronto”.
“Mi onora sapere che un’iniziativa di tale caratura nazionale porti nuovamente a Prato, dopo anni, i principali brand del fashion e del lusso, unitamente a numerosi esponenti della filiera produttiva ed esperti del sistema moda – sottolinea il Sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, in una lettera istituzionale inviata al Lanificio Fratelli Balli -. Sono certo che questa collaborazione contribuirà a rivitalizzare il settore in una prospettiva di sostenibilità e innovazione”.
“Sostenibilità deve essere non soltanto un concetto virtuoso, ma uno stile di vita e di lavoro concreti e sempre più caratterizzanti le aziende – conclude la deputata Chiara La Porta -. La filiera di Prato è stata fra le prime al mondo a credere in buone pratiche come il riuso, ponendo di fatto le basi dell’economia circolare. Eccellenza del Made in Italy significa anche e soprattutto qualità, intesa in ogni suo aspetto, dal lavoro delle persone fino al prodotto finale. Il lavoro che portiamo avanti a Roma, si basa proprio su valori come questi. Un plauso quindi agli organizzatori di questo evento che non solo pone l’accento sull’importanza vitale di alcuni temi, ma che riporta Prato ad essere punto di riferimento centrale del settore”.
“Il distretto pratese è un’eccellenza della produzione tessile internazionale e sin dalle sue origini nella valorizzazione della sostenibilità della filiera – conclude il deputato Marco Furfaro -. Questo importante evento ospitato e organizzato a Prato grazie a Lanificio Fratelli Balli e 4sustainability è l’occasione per un incontro tra diverse esperienze, ma anche per nuovi stimoli a una legislazione europea che deve valorizzare e sostenere la transizione del sistema moda verso la sostenibilità a ogni livello della filiera”.