Presentato in Consiglio regionale la 35 edizione del Festival Torrita Blues dal presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, dalla consigliera regionale Elena Rosignoli, dal direttore del Festival Luca Romani e dall’assessore comunale di Torrita di Siena Roberto Trabalzini
Firenze – Torrita di Siena si veste a festa per Torrita Blues 2023, trentacinquesima edizione del Festival di musica che si svolgerà nel borgo, nel cuore della Toscana, dal giovedì 22 a sabato 24 giugno. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, la consigliera regionale Elena Rosignoli, l’assessore comunale di Torrita di Siena Roberto Trabalzini e il direttore artistico del Festival Luca Romani.
Torrita Blues è uno dei più importanti Festival europei che si svolge da oltre 30 anni a Torrita di Siena, in un bellissimo paesaggio nel cuore della Toscana. Tra le meravigliose colline vicino Pienza, Montepulciano, Montalcino e Cortona c’è un piccolo castello medievale chiamato Torrita di Siena, dove ogni anno durante l’ultimo week-end di giugno si svolge il Torrita Blues Festival.
Il festival è nato nel 1989 grazie ad un gruppo di amici amanti del blues. Quest’anno il Torrita Blues festeggia 35 anni di attività collocandolo come uno dei più importanti e longevi festival blues in Italia, in Europa e nel Mondo. Sono tantissimi gli artisti blues internazionali e italiani ospiti del Festival.
“Un evento importante che si svolge in un luogo bellissimo e che renderà Torrita di Siena, per qualche giorno, la capitale della musica e del blues in Toscana – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale. – È un’iniziativa da far conoscere e promuovere a livello regionale, un festival che tiene insieme cultura, arte e sociale. Una parte dell’incasso della cena sarà destinato ad un progetto di solidarietà Fondazione Casa Marta, che aiuta i bambini che soffrono, con la partecipazione di Unicoop Firenze. Un ringraziamento per aver promosso questa importante iniziativa musicale che sarà un momento di festa e divertimento, ma anche di solidarietà.”
“Presentiamo una manifestazione molto legata al territorio – ha detto Elena Rosignoli consigliera regionale – che è diventata uno dei festival più importanti al livello europeo, richiama grandi artisti e appassionati di musica da ogni parte di Italia. In questi tre giorni nel castello di Torrita di Siena si respira l’atmosfera molto bella dei grandi festival musicali e quest’anno avremo l’onore di ospitare anche la cantante Irene Grandi.”
“Il Festival si svolge da 35 anni ed è diventato ormai una tradizione per la nostra città – ha detto Roberto Trabalzini assessore all’associazionismo del comune di Torrita di Siena – dobbiamo ringraziare l’associazione che porta avanti questo impegno nel tempo e riesce a portare i grandi nomi del blues nazionale e internazionale. Non ci siamo fermati neppure nel periodo del Covid e questo significa che esiste ormai un legame molto forte tra questo festival e la nostra città.”
“La prima serata di giovedì 22 giugno inizia – ha detto il direttore del Festival Luca Romani – con la tradizionale cena Blues/concerto in Piazza Matteotti con i vincitori di Effetto Blues 2023, Lil Mama Blues (da Cuneo), Low Town (da Domodossola) e Matteo Pizzoli’s True Grit (da Brescia); tutte band giovani e talentuose. Venerdì 23 Giugno, dopo il riuscito esperimento dello scorso anno con Alex Britti, la 35° edizione vedrà protagonista un altro importantissimo nome della scena musicale italiana, Irene Grandi, nota al grande pubblico per la sua decennale e fortunata carriera legata alla musica italiana contornata di successi e grandi collaborazioni, ma che da sempre è legatissima alla musica Blues fin dagli esordi fiorentini. La serata sarà aperta dal Trio Insolito e da The Crowsroads interessantissima band italiana legata alla tradizione del Blues. La terza serata vedrà il ritorno a Torrita di Siena del Chicago Blues nel suo concetto più puro. Chi meglio del figlio di Muddy Waters può rappresentarlo. Mud Morganfield (primogenito del grande bluesman) è infatti la rappresentazione più puntuale e fedele di queste sonorità provenienti dalla windy city americana.”