In occasione della Giornata mondiale della poesia appuntamento lunedì 20 marzo alle 16.30, in sala Affreschi di palazzo del Pegaso. Interverranno il presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo e la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi
“Alberto Caramella a colloquio con la cultura araba”, questo il titolo dell’evento – organizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con la Fondazione il Fiore – per celebrare la Giornata mondiale della Poesia. L’appuntamento è per lunedì 20 marzo alle 16.30, in sala Affreschi di palazzo del Pegaso (via Cavour, 4 – Firenze), dove porteranno i saluti il presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo e la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi.
La performance artistica di Poesia e Musica, di Ahmed Ben Dhiab, aprirà l’incontro introdotto da Massimo Mori. Nel corso della serata saranno declamate le poesie di Alberto Caramella, dal libro bilingue “Comme dans l’eau / Come nell’acqua”, traduzione di Valérie T. Bravaccio e Jean-Charles Vegliante (Astarte Edizioni, 2021). A coordinare sarà Maria Giuseppina Caramella, con Ahmed Ben Dhiab, per il francese, e Annibale Pavone per l’italiano. L’iniziativa si chiuderà con un concerto-performance di canto mistico arabo.
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Alberto Caramella (Firenze, 2 marzo 1928 – Firenze, 12 marzo 2007) è stato un avvocato, poeta e scrittore italiano. laureato in Giurisprudenza, si dedicò per molti anni alla professione e all’insegnamento, prima alla Facoltà di Giurisprudenza e successivamente alla Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri. Caramella coltivò l’amore per la poesia, anche se il primo libro poetico, Mille scuse per esistere, uscì solo nel 1995 con la prefazione di Giorgio Luti e, in appendice, una lettera di Mario Luzi all’autore. Negli anni seguenti si intensificarono i lavori: I viaggi del Nautilus (1997); Lunares murales (1999), Il soggetto è il mare (2000), Interrogazione di poesia (2000). Nel 2001 uscì il primo libro di prosa, Festa di Vivere i Mostri del Moto.
Parallelamente all’attività poetica, Caramella assieme all’architetto Lorenzo Papi, si dedicò alla costruzione, sulle colline di Bellosguardo, della Casa della Luce destinata a sede della Fondazione il Fiore, ente morale riconosciuto dalla Regione Toscana nel luglio del 1997, che ha come scopo il sostegno delle attività culturali relative alla Letteratura, alla Musica e alle Arti figurative, con particolare riguardo alla Poesia e all’uomo che ne è il protagonista.
Nella Fondazione si incontrano – da sempre – e parlano fra loro poeti di tutto il mondo, consentendo alla cultura della Poesia di crescere, mediante lo scambio di opinioni, arricchite dalle diverse culture. La sede della Fondazione il Fiore, la Casa della Luce, dal gennaio 2016 si è avvicinata al centro della città con vista sulla Cupola di Santa Maria del Fiore, che è il monumento architettonico cui rimanda il nome della Fondazione. Il monumento letterario di riferimento è invece rappresentato dallo scritto dantesco intitolato Il Fiore.