Una legge per dare ulteriore impulso alla promozione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), quali punti focali della transizione energetica e strumenti fondamentali per la creazione di nuovi modelli di economia ecologica, basati sul localismo energetico ed il contrasto alla povertà energetica.
Questo l’atto che l’Aula di palazzo del Pegaso ha approvato con 31 voti a favore e 1 astenuto, dopo un lungo dibattito, e soprattutto dopo un lavoro di approfondimento degli uffici e di tutti i consiglieri.
Il testo, infatti, come ricordato dalla presidente della commissione Attività produttive Ilaria Bugetti (Pd) è la sintesi tra tre diverse proposte di legge, presentate rispettivamente da Vincenzo Ceccarelli (Pd), Elisa Tozzi (Gruppo misto – Toscana domani) e da Irene Galletti (Movimento 5 stelle). “Una convergenza importante – ha sottolineato Bugetti – che ha visto una forte collaborazione, per arrivare ad una legge che nasce da una deliberazione della Giunta e rappresenta una sorta di sperimentazione, un primo step, con i 100mila euro stanziati nella terza variazione di bilancio, per il 2023 e il 2024”.
Le comunità energetiche, come spiegato, rappresentano lo strumento centrale, nell’ambito delle politiche per la transizione ecologica toscana, per raggiungere gli obiettivi di riconversione energetica verso fonti rinnovabili e neutralità climatica; per contrastare il diffondersi della povertà energetica e diminuire la dipendenza di
approvvigionamento energetico.
Da qui la necessità di dare il via a questo progetto, con un indirizzo importante da parte dell’Aula, ha spiegato la presidente, ricordando le misure di sostegno in favore delle Comunità energetiche, tra cui la messa a disposizione di contributi e strumenti
finanziari, iniziative per la formazione e il rafforzamento delle competenze degli enti locali, ma anche dei soggetti privati.
A dare il “la” al dibattito Elisa Tozzi, che ha parlato di un “proficuo lavoro di sintesi e di sfida essenziale che richiede il contributo di tutti”, invitando a promuovere un piano straordinario di efficientamento energetico.
“Non vorrei rompere questo idillio, ma la Toscana è in ritardo anche sulle comunità energetiche”, ha esordito Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia): “si può parlare di passo avanti, ma le risorse sono poche e vorremo fare passi avanti in trasparenza, ovvero attraverso bandi”. “Positivo che nella legge ci sia il principio di indipendenza e autonomia energetica, strategico per un paese”, ha osservato.
“Tutto è perfettibile e migliorabile, in commissione ci siamo confrontati su tutto”, ha affermato Elena Meini (Lega), auspicando risorse più consistenti, per dimostrare quanto si creda in questo progetto. Una partita che non può che partire dalla promozione culturale, da attività informative e formative, ma anche da sportelli ad hoc per soggetti privati interessati.
Per Anna Paris (Pd), che su tale questione sta seguendo il proprio territorio, “non siamo in ritardo perché si stanno ancora aspettando i decreti attuativi da parte del Governo”. E confidando nell’aiuto della Giunta regionale, la consigliera ha invitato a parlare chiaro con i cittadini.
Di “proposta esaltante, che dà risposta comunitaria, democratica e solidale” ha parlato Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), ribadendo che si tratta di un “modello di sovranismo comunitario”, che porta ad uno stravolgimento e vede il cittadino diventare produttore. Ci sono però anche note negative: gli stanziamenti sono pochi e la selezione dei progetti non può solo essere arbitrio della Giunta. Ma “l’importanza straordinaria del progetto e l’apertura di credito verso la presidente Bugetti ci porta a votare a favore”, ha concluso.
Un grazie all’Aula anche da parte dell’assessore all’Ambiente Monia Monni, che ha parlato di “strumento bello, di transizione giusta e sostenibile”. “Credo pure io che non si sia in ritardo – ha affermato – il Ministro mi ha assicurato che i decreti attuativi arriveranno a breve, intanto ci stiamo muovendo e sicuramente faremo i bandi, come abbiamo sempre fatto, orientando una parte importante delle risorse Por su questa misura”. “Un ultima considerazione sull’autosufficienza – ha concluso – tema che non può essere slegato dalla transizione ecologica e dalla sostenibilità”.
L’Aula di palazzo del Pegaso, prima di votare la legge, ha approvato all’unanimità anche un ordine del giorno, primo firmatario Vincenzo Ceccarelli (Pd), dove il Consiglio regionale si impegna, di concerto con la Giunta regionale “a prevedere che, successivamente alle azioni da mettere in atto per beneficiare delle risorse provenienti dalla programmazione comunitaria 2021-27, si favorisca la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili (Cer) anche quale possibile opportunità per le imprese toscane”.
Una proposta di risoluzione, invece, che era stata già approvata in commissione con voto unanime, è stata rinviata nuovamente in commissione, per ulteriori approfondimenti.