L’assessore regionale Stefano Ciuoffo risponde in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd). Alessandro Capecchi (FdI): “Parzialmente soddisfatto, la società è la prima a rispondere attraverso i suoi amministratori, ma la Regione toscana è il socio di maggioranza e detiene una corresponsabilità su tutela e sicurezza delle proprietà termali”
di Benedetta Bernocchi, 9 gennaio 2024
Firenze – “Alla Regione si attribuisce un ruolo che non ha, perché non è proprietaria, ma socia di maggioranza di quella società”. Così l’assessore regionale Stefano Ciuoffo risponde in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd) all’interrogazione di Alessandro Capecchi (FdI) in merito alle iniziative promosse dalla Regione per tutelare il patrimonio arboreo dello stabilimento termale ‘La Salute’ a Montecatini. L’interrogazione nasce in seguito ad un incidente che il 10 novembre scorso ha visto la caduta di un grosso pino nel parco termale con il ferimento di 7 persone tra le quali anche l’amministratore unico della società Terme.
Riguardo alla richiesta sull’ultimo controllo sulla stabilità degli alberi e sulla ricognizione dello stato di salute delle piante presenti nel parco termale, “la società – ha affermato Ciuoffo – ha risposto che l’ultima ricognizione con abbattimento di piante risale al 2019 e che ha aperto una ricognizione complessiva del patrimonio arboreo con programmazione di interventi, individuando il corpo forestale nel soggetto per la realizzazione delle opere”.
“Parzialmente soddisfatto” si è detto Alessandro Capecchi (FdI) “perché – ha spiegato- è vero che la società è la prima a rispondere attraverso i suoi amministratori, ma è vero anche che la Regione toscana è il socio di maggioranza, e lo stabilimento si può, infatti, considerare proprietà della Regione tramite la società Terme di Montecatini spa che controlla con poco meno del 70per cento del capitale sociale e quindi, anche se indirettamente, la Regione detiene una corresponsabilità sulla tutela e la sicurezza delle proprietà termali”. Capecchi ha ribadito che “i parchi hanno un aspetto centrale per la riqualificazione della città e che non si può scaricare sul comune l’onere per motivi di sicurezza”, “la Regione non si metta dietro le spalla la responsabilità”.