Andrea Martinelli

Andrea Martinelli, la bella antologica di Carrara. Le immagini

Palazzo Cucchiari a Carrara ospiterà tra pochi giorni una mostra personale di Andrea Martinelli, pratese classe 1965 e uno dei pittori e disegnatori italiani più affermati. L’artista toscano si è distinto per la sua originale ricerca, ricca di riflessioni e spunti critici sul tema delle ombre, del volto e della figura umana, convincendo negli anni il pubblico attento e la critica ben oltre i meccanismi stretti del collezionismo che si traduce in mèro investimento e di una contemporaneità immemore e fine a se stessa.

Sede della Fondazione Giorgio Conti, Palazzo Cucchiari inaugura questa personale di Andrea Martinelli venerdì 6 settembre. Un’antologica lunga 20 anni, intitolata Storie di uomini e ombre. Opere 1999-2019 e curata da Massimo Bertozzi e Antonio Natali.

Ka mostra ripercorre appunto gli ultimi vent’anni della carriera di Andrea Martinelli. Allestita nei due piani nobili di Palazzo Cucchiari, comprenderà una settantina di opere, molte delle quali di grande formato, che andranno a costituire sei sezioni, i cui i temi saranno: Il volto, La figura, Il nonno, Il disegno, Gli autoritratti e La notte.

La matrice di tutto il lavoro dell’artista è il disegno, che è tratto distintivo di tutta l’arte fiorentina e dei grandi artisti toscani. Il disegno, nelle figure umane e nei volti di Martinelli, è inteso non soltanto come esercizio grafico, ma come espressione di un linguaggio figurativo e di un pensiero che esplora la profondità umana. Le serie di disegni in mostra, ricchi di particolari minuziosamente delineati, pur nascendo come lavori preparatori alle opere pittoriche, si configurano proprio per l’attenzione maniacale al dettaglio come opere autonome.

Tra le opere in mostra, alcune delle quali inedite, si segnalano il trittico esposto alla Biennale di Venezia nel 2011 e una selezione degli autoritratti presentati alla Galleria degli Uffizi in occasione della donazione dell’autoritratto “La Bocca”, entrato a far parte della collezione del Corridoio Vasariano nel 2013.

Una sala sarà destinata ai monumentali ritratti dell’amato nonno Dino, tema che nel 2005 ha reso noto l’artista al grande pubblico, dopo la mostra personale Il volto e l’ombra al Museo della Permanente di Milano curata da Flavio Arensi.

Scrive Antonio Natali nel saggio del catalogo: «Avere ritratto il volto del nonno in opere di dimensioni così grandi – penso ai lavori del 2004 e del 2005 – mi pareva un segnale della sua volontà d’abbinare (perché a vicenda ne fossero esaltate) la monumentalità delle immagini alla forza dei suoi sentimenti d’amore, ma forse soprattutto di stima nei confronti d’una figura che aveva avuto un ruolo ragguardevole nella sua formazione umana”».

Il percorso espositivo sarà arricchito dalle fotografie di Martina Jones Lombardi, musa e compagna dell’artista, che ritraggono Martinelli nei momenti di lavoro e di intimità nel suo studio.

Infine, in occasione della mostra, sarà presentato per la prima volta al pubblico il cortometraggio di Tommaso Santi Un racconto dal silenzio del 2019. Il film indaga sul lavoro dell’artista e sulle persone da lui ritratte, attraverso suggestioni, racconti di vita e aneddoti.

Andrea Martinelli (Mistràl) è nato a Prato il 12 marzo 1965, città dove attualmente vive e lavora. Dopo essersi diplomato all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, nel 1988 vince il premio Tito Conti, grazie al quale l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze gli assegna come borsa di studio un atelier in Piazza Donatello per la durata di cinque anni. In quel periodo dà vita a una serie di opere dal titolo Senescenze, che attirano l’attenzione del critico e storico dell’arte Giovanni Testori. Tra il 1992 e l’anno seguente nascono dunque imponenti ritratti di anziani e del nonno Dino, in cui l’artista si concentra con singolare perizia nell’impietosa e ossessiva definizione dei tratti somatici. In queste opere emerge la forte attenzione per il disegno, tecnica che nel corso degli anni acquista un predominante interesse nella sua ricerca. Nel dicembre del 1993 questi lavori vengono riuniti presso le sale dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, e poi, l’anno seguente, alla Compagnia del Disegno di Milano con un testo in catalogo di Maurizio Cecchetti. (continua dopo le foto)

Da quel momento intraprende un’importante attività espositiva in Europa, che porta le sue opere in mostre personali a Strasburgo al Parlamento Europeo, al Frissiras Museum di Atene, allo Scheringa Museum di Amsterdam, al Panorama Museum di Bad Frankenhausen in Germania, alla Fondation Rustin di Anversa e al Museo della Permanente di Milano. Espone nel 1999 alla XIII Quadriennale di Roma, in quest’occasione è premiato dalla Camera dei Deputati con l’acquisizione di un’opera che entra a far parte della Collezione del Parlamento italiano. Partecipa all’Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia nel 2003 e nel 2011. Nel 2011, proprio in concomitanza alla Biennale d’arte di Venezia, il Padiglione Italia, diretto da Vittorio Sgarbi, promuove una sua mostra personale presso il Museo Pecci di Milano in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia. Per questa mostra la Betty Wrong e il Gruppo Terna, per la regia di Elisabetta Sgarbi, producono un documentario dal titolo Andrea Martinelli-Lotta silenziosa. La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Marco Bazzini, sarà corredata anche dagli scatti fotografici del grande fotografo e amico Gianni Berengo Gardin. Nel 2013 l’artista dona alla Galleria degli Uffizi, su volontà del Direttore Antonio Natali, l’autoritratto dal titolo La Bocca. Per l’occasione, nella Sala del Camino della Galleria degli Uffizi, viene allestita una mostra personale in cui, oltre all’autoritratto donato, sono presentati anche i disegni e i bozzetti preparatori, accompagnati dagli scatti in bianco/nero di Gianni Berengo Gardin, eseguiti durante il lavoro preparatorio dell’opera. Nello stesso anno al Museo Civico di Palazzo Pretorio a Prato, città dell’artista, viene presentata la mostra Hyper-portraits. Il mondo di Andrea Martinelli, una mostra sperimentale in cui le opere dell’artista diventano l’oggetto delle installazioni video-interattive realizzate da Digital Contemporary Museum, mostra ideata e creata da Elisabetta Rizzuto, che da quel momento diventa la sua fedele collaboratrice. Nel 2015 Martinelli realizza Mistral, un cortometraggio per la regia Alessandro Pucci. Il film è presentato in anteprima al Centro per l’Arte Contemporanea di Prato. Nel settembre del 2017 la Casa Editrice Le Lettere di Firenze pubblica un libro dei diari dell’artista dal titolo “Il volto, l’ombra, la memoria – pagine di diario 1992/2017”. Questo libro, curato da Stefano Crespi per la collana Atelier/ Laboratorio, è presentato prima a Firenze al Gabinetto Vieusseux, e poi a Prato presso la Galleria Farsetti. Nel Marzo 2018 presso il Palazzo Ducale di Urbino viene inaugurata la mostra antologica dal titolo L’ombra, gli occhi e la notte curata da Vittorio Sgarbi con il contributo di Moni Ovadia e Paolo Crepet.

Dal 2004 è membro dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Tra le firme che hanno accompagnato le sue mostre ricordiamo Flavio Arensi, Marco Bazzini, Luca Beatrice, Mario Botta, Carlo Castellaneta, Maurizio Cecchetti, Paolo Crepet, Michael Draguet, Franco Fanelli, Marco Goldin, Gerd Lindner, Ada Masoero, Alda Merini, Antonio Natali, Edoardo Nesi, Moni Ovadia, Vittorio Sgarbi, Edward Lucie Smith, Marco Vallora, Sandro Veronesi.

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