Il Comune dell’Impruneta ha concluso la ricognizione dell’intero patrimonio custodito all’Antica Fornace Agresti, circa 600 pezzi fra calchi in gesso e in terracotta, strumenti da lavoro e macchinari realizzati tra la fine dell’Ottocento ed il primo decennio del Novecento.
Questa inventariazione è stata possibile grazie alla collaborazione con la storica dell’arte dott.ssa Benedetta Bonfigli e all’insostituibile competenza delle fornaci storiche presenti sul territorio, determinanti per l’individuazione della manifattura di provenienza e la definizione dei dati tecnici di ciascun pezzo. Lo spazio stesso è un esempio di archeologia industriale, reso accessibile dopo un importante restauro conservativo, che ne ha fatto uno dei poli dell‘offerta culturale sul territorio.
“Un lavoro completato nonostante la scarsa bibliografia reperibile sull’argomento – dichiara la dott.ssa Bonfigli – ma agevolato dalle testimonianze orali tramandate di generazione in generazione all’interno delle manifatture ancora attive, che hanno consentito la ricostruzione del repertorio di modelli e dei motivi decorativi utilizzati dalla Fornace Agresti. Un patrimonio di fondamentale valore storico e culturale per il territorio di Impruneta, le cui opere meritano di essere adeguatamente tutelate e valorizzate”.
Il progetto prevede anche la costruzione di un database, fruibile attraverso il sito istituzionale del Comune, con tutti i pezzi inventariati, accompagnati dalla foto identificativa, i dati tecnici e, quando possibile, una breve descrizione. Lo scopo è promuove la storia economico-produttiva di Impruneta e del suo territorio e, allo stesso tempo, mantenere viva la memoria storica della Manifattura Agresti e il ruolo non secondario avuto dalla famiglia nella produzione della terracotta. Al seguente link la pagina dove si può consultare il documento .pdf: “I calchi e gli strumenti di lavoro conservati nella Fornace Agresti” relazione storico-artistica di Benedetta Bonfigli del 2022.
“Si entra con questa operazione in una fase molto importante per la Fornace Agresti, luogo caro alla comunità – dichiara il Vice Sindaco Matteo Aramini – Operare affinché si conoscesse a fondo il patrimonio presente era, oltre che un dovere da amministratore, il primo step per poi approntare un progetto di allestimento e tracciare un percorso espositivo incentrato sul tema della produzione delle terracotta imprunetina. Un percorso propedeutico al più ampio progetto di creazione di un polo culturale volto allo studio, alla ricerca, agli eventi e ai laboratori aperto alle scuole e associazioni culturali presenti sul territorio. Desidero ringraziare personalmente la dott.ssa Maria Maugeri, già funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le idee ed il supporto tecnico, la dott.ssa Benedetta Bonfigli per il lavoro preciso e puntuale ed in modo particolare, Giovanni Poggini e Antonella Andrei della Fornace Poggi senza i quali non sarebbe stato possibile avviare la ricognizione di questo importante patrimonio manifatturiero”.