emiliano ciotti presidente anvm

ANVM denuncia probabili violenze carnali anche a Trieste nel dopoguerra

Ciotti (Presidente nazionale ANVM) “A Trieste sbarcarono le truppe coloniali francesi che occuparono l’Austria fino al 1955. Probabili violenze anche sulle donne triestine.”

Il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate, Emiliano Ciotti, nelle sue ricerche storiche ha scoperto nuove violenze compiute dalle truppe coloniali francesi, questa volta nella zona di Trieste.

Infatti, i coloniali inquadrati nell’esercito francese furono utilizzati per occupare l’Austria, a partire dal 1945 e fino al 1955. Le truppe sbarcarono nel porto di Trieste e nella zona circostante compirono le consuete violenze di cui si erano macchiate durante la Campagna d’Italia, con ben 60mila violenze nei confronti della popolazione civile italiana.

“La Francia non ha mai riconosciuto i crimini commessi dai suoi soldati coloniali – dichiara Emiliano Ciotti, presidente dell’ANVM e nipote di un italiano ucciso dai magrebini francesi nel 1944 – nelle mie ricerche storiche mi sono imbattuto in diversi documenti che portano a ipotizzare il compimento di stupri ai danni anche della popolazione di Trieste.

Infatti, nell’immediato dopoguerra la rappresentanza di Trieste dell’opera nazionale per gli invalidi di guerra avviò un censimento dei cosiddetti “mulattini”, cioè dei bambini nati a seguito delle violenze carnali denominate “marocchinate” e residenti nel territorio triestino. Il censimento era teso a conoscere oltre ai dati anagrafici, anche il numero di questi bambini, chi li accudiva e provvedeva alla loro educazione e se erano affetti da qualche malattia contagiosa.

Non sappiamo ancora quali risultati ebbe questa ricerca – conclude Ciotti – ma pensiamo che il fenomeno delle marocchinate abbia interessato anche il territorio triestino, già martoriato dalla violenza delle truppe jugoslave e dall’orrore delle foibe. In prossimità del Giorno del Ricordo, anche l’ANVM è vicina al mondo degli Esuli e al Comitato 10 Febbraio che tanto fanno per non far dimenticare questa pagina tragica della Storia Nazionale.”

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