Un'opera nella mostra Archetipi

Gli Archetipi dei russi Anikonov e Kirillov in mostra a Firenze

Dal 5 al 30 luglio 2019 l’Accademia delle Arti del Disegno organizza la mostra del pittore Eduard Anikonov e dello scultore Vadim Kirillov, illustri esponenti dell’arte contemporanea russa. L’esposizione, dal titolo Archetipi, a cura di Domenico Viggiano Anna Balzani, visitabile con ingresso gratuito nella Sala delle esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, in via Ricasoli 68 (angolo Piazza San Marco) a Firenze, rappresenta la loro prima retrospettiva realizzata in Italia. In mostra diciotto dipinti e ventitre sculture, opere realizzate negli ultimi anni e incentrate su un unico tema, la ricerca e creazione dell’archetipo. 

Eduard Anikonov è nato nel 1966 a Magnitogorsk, la capitale del ferro della Russia e ha studiato all’Accademia statale di San Pietroburgo. La serie recente dei suoi oli su tela, dal titolo Industria, rappresenta un omaggio alla sua città natale e alla fabbrica di ferro che ne domina l’orizzonte con i suoi tubi cilindrici. Tra questi, il dipinto Sete con l’immagine dell’operaio della fabbrica che beve avidamente dell’acqua, nettamente in contrasto con il calore bruciante intorno a lui è forse il più emblematico della serie. Le pennellate audaci, il fuoco e lo stile talvolta drammatico dei suoi dipinti riproducono il getto della fornace d’acciaio, il metallo corroso e l’odore acre dello zolfo, elementi caratteristici del paesaggio industriale. 
Vadim Kirillov è nato nel 1967 a Mosca e si è diplomato all’Accademia d’Arte di Mosca. Dal 1995 è membro dell’Unione degli Artisti di Mosca. Scultore famoso in Russia e all’estero, è artefice di molte opere a carattere monumentale esposte in prestigiosi contesti volti a rievocare personaggi e circostanze importanti della storia del suo paese. Kirillov ha contribuito al restauro dei bassorilievi della facciata della Cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore, a Mosca, situata sulla riva del fiume Moscova, a poca distanza dal Cremlino, ed è insignito della Medaglia d’Oro dall’Accademia di Belle Arti russa. La plasticità e ricercatezza decorativa, l’attenzione minuziosa al dettaglio, la patina raffinata e la straordinaria leggerezza sono tratti caratteristici delle sue opere realizzate in bronzo, dinamiche, energiche e al contempo in grado di esprimere una speciale atmosfera poetica.

Le opere scelte per la mostra all’Accademia delle Arti del Disegno valorizzano una raccolta di citazioni tratte dagli artisti da fonti diverse, prevalentemente da testi filosofici e testi sacri da cui Vadim Kirillov e Eduard Anikonov hanno estratto temi e concetti per loro significativi. Così, la serie di sculture realizzate da Vadim Kirillov (“Tetramorfi”, 2019) ci conduce tra i primi archetipi e simboli della filosofia cristiana. Esplorando il tema della creazione stessa della parola nei testi biblici, lo scultore svolge la propria ricerca e ricostruisce in una determinata sequenza le immagini dei filosofi mentre scrivono i testi sacri, divenendo loro stessi parte integrante del libro o del manoscritto (“Custode del Libro”, 2015; “Conoscenza della Verità”, 2017). 
Nelle opere pittoriche di Eduard Anikonov, gli archetipi riflettono il tema più ricorrente della sua produzione incentrata sui meccanismi delle macchine industriali e prendono forma attraverso i contrasti cromatici che dialogano con forme scultoree ispirate all’antichità classica («Titoli», 2019). Nei lavori di Anikonov la fusione della cultura pittorica tradizionale russa con temi contemporanei rappresenta una caratteristica ricorrente del suo linguaggio artistico. Operando con grandi pennellate di colore, attraverso un’impostazione e uno schema strutturale monumentale, l’artista isola sulla tela i singoli oggetti attraverso l’uso di forme geometriche predilette, la spirale e il cerchio. I colori vivaci e le ricche dinamiche cromatiche riflettono la passione di Anikonov per il folklore russo e l’arte popolare. 
Le opere non sono raggruppate in ordine cronologico, bensì esposte come fossero un’installazione, in contrasto e, contemporaneamente, nel dialogo tra loro, con la finalità di presentare come i temi e i motivi degli archetipi siano elaborati attraverso forme e tecniche diverse, in pittura come in scultura.

Secondo Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, «ancora una volta l’Accademia accoglie e valorizza personalità artistiche di formazione ed esperienze lontane dall’Italia, e tuttavia inserite con sintonia di tecniche e di stili nel solco della grande tradizione comune europea».

La mostra sarà visitabile dal 5 al 30 luglio 2019
Da martedì a sabato 10-13 e 17-19
Domenica 10-13.
Ingresso libero

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