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Arrestati 4 paracadutisti della Folgore; taglieggiavano i cinesi

Quattro paracadutisti della Folgore taglieggiavano gli abitanti della principale zona cinese di Prato. I militari sono adesso agli arresti domiciliari, al termine di un’indagine condotta dalla procura della Repubblica e dalla squadra mobile della città toscana.

La polizia ha appurato che i parà della Folgore lasciavano il luogo nel quale avrebbero dovuto svolgere il loro servizio, per raggiungere la Chinatown pratese e rubare piccole somme ai cinesi. In particolare, i militari fermavano per strada le persone chiedendo denaro per non dar corso ai controlli. Controlli che, come ha spiegato il procuratore capo Giuseppe Nicolosi, erano del tutto abusivi. Primo perché primo perché le regole d’ingaggio per i militari in servizio nell’ambito del progetto Prato sicura prevedono che i parà eseguano questo tipo di controlli. Secondo perché sarebbero dovuti essere in servizio altrove.

Durante una conferenza stampa in procura, questa mattina, gli investigatori hanno spiegato che i paracadutisti si accontentavano ogni volte di piccole somme ma che il loro comportamento illecito era reiterato e durava da tempo.

Del resto, i cinesi che risiedono nella zona, sapendo del comportamento dei 4 militari, si avvertivano via chat, anche su Whatsapp, quando i paracadutisti erano presenti. Nessun cinese ha però mai denunciato i fatti alle forze di polizia. La situazione, un vero e proprio piccolo scandalo, è emersa dalla denuncia di fornitori italiani dei cinesi, che erano stati messi al corrente dei taglieggiamenti dai loro clienti. Un’informazione confidenziale, raccolta dalla Digos.

L’accusa nei confronti dei parà è di concussione ma altri rilievi penali, considerato nel complesso il loro agire, potrebbero emergere.

L’Esercito esprime, una nota, ha espresso «profondo sdegno e condanna». «Il personale coinvolto – si legge ancora – si è macchiato, laddove le attività di indagine lo confermassero, di un comportamento inqualificabile per uomini e donne che indossano l’uniforme». Avviate anche le procedure di sospensione dal servizio dei quattro militari.

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