Il 23 ottobre 1941 viene proiettato per la prima volta nelle sale, in una anteprima a New York, il celebre film d’animazione Disney Dumbo.
Considerato il quarto Classico Disney, Dumbo è basato sulla storia scritta da Helen Aberson e illustrata da Harold Pearl per il prototipo di un nuovo giocattolo (“Roll-a-Book”). Il protagonista è Dumbo, un cucciolo di elefante, che viene ridicolizzato per via delle sue grandi orecchie, finché non imparerà a volare utilizzando le orecchie come ali. Durante la maggior parte del film, il suo unico vero amico è il topo Timoteo.
Dumbo venne portato a conoscenza di Walt Disney alla fine del 1939 dal capo delle licenze di merchandising della Disney Kay Kamen, che gli mostrò un prototipo del Roll-A-Book che includeva Dumbo. Disney ne colse immediatamente il potenziale e la storia commovente, e ne acquistò i diritti. In origine il film doveva essere un cortometraggio, tuttavia Disney scoprì ben presto che l’unico modo per rendere giustizia al libro era quello di renderlo un lungometraggio. A quel tempo, lo studio Disney era in difficoltà finanziarie a causa della guerra in Europa, che aveva causato i fallimenti al botteghino di Pinocchio e Fantasia, così Dumbo era destinato ad essere un film low-budget pensato appositamente per rinverdire le casse dello studio. Gli sceneggiatori Dick Huemer e Joe Grant furono le figure principali nello sviluppo della trama. Insolitamente, scrissero la sceneggiatura in capitoli, proprio come un libro. Indipendentemente da ciò, ben poco venne cambiato rispetto al progetto iniziale.
Quando il film entrò in produzione all’inizio del 1941, al supervisore alla regia Ben Sharpsteen venne data l’indicazione di mantenere il film semplice ed economico. Di conseguenza, Dumbo manca del dettaglio sontuoso dei tre precedenti Classici Disney (Fantasia, Pinocchio e Biancaneve e i sette nani): il design appare poco complesso, gli sfondi sono meno dettagliati, e un certo numero di celle (o fotogrammi) vennero riciclati nell’animazione dei personaggi. Anche se il film presenta uno taglio più “fumettistico” rispetto ai precedenti film Disney, secondo uno stile che vagamente riprende quello delle Silly Symphonies, gli animatori portarono elefanti e altri animali in studio per studiarne i movimenti.
Per gli sfondi venne utilizzata la pittura ad acquerello. Dumbo e Biancaneve sono gli unici due Classici Disney ad utilizzare la tecnica, che era regolarmente impiegata per i vari cortometraggi animati Disney. Gli altri Classici Disney usarono pittura ad olio e tempera. Nel 2002 Lilo & Stitch si distingue dalle produzioni realizzate in computer graphic, presentando sfondi e scenografie disegnate ad acquerello.
Durante la produzione di Dumbo, Herbert Sorrell, il capo del sindacato Screen Cartoonists Guild, chiese a Disney di sottoscrivere con il suo sindacato. Disney rifiutò dicendo che l’avrebbe messa ai voti. Sorrel ripeté la richiesta, e Disney rifiutò nuovamente. Il 29 maggio 1941, poco dopo il completamento dell’animazione approssimativa su Dumbo, gran parte del personale dello studio scioperò. Di tale agitazione c’è un velato riferimento nel film, sotto le vesti dei clown, i quali sono caricature degli stessi animatori, che vanno a “chiedere un buon aumento al principale“.
Immagine d’apertura: Dumbo nel film
Bibliografia e fonti varie
- Obituary: Helen Aberson Mayer. http://www.independent.co.uk. April 12, 1999. Retrieved September 30, 2009.
- Holleran, Scott, TCM’s Leading Ladies, ‘Dumbo’ at the El Capitan, su boxofficemojo.com, www.boxofficemojo.com, 1º giugno 2006. URL consultato il 3 marzo 2010.
- Dumbo, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 5 gennaio 2012.
- Richard Corliss, The 25 All-TIME Best Animated Films – Dumbo, TIME, 23 giugno 2011. URL consultato il 19 agosto 2011.
- The Making of Dumbo. URL consultato il 4 dicembre 2019.