Arriva Il Corriere dei Piccoli

Il 27 dicembre 1908 inizia la pubblicazione Il Corriere dei Piccoli, noto anche come Corrierino e come CdP, è la prima rivista settimanale di fumetti italiana.

L’idea di realizzare una pubblicazione per bambini ricca di immagini è della giornalista Paola Lombroso Carrara che ne elabora il progetto editoriale a partire dal 1906, affiancando all’attività giornalistica l’impegno in una serie di iniziative culturali finalizzate alla concretizzazione dei suoi ideali riformatori nei confronti dell’infanzia, e arriva all’ideazione di un giornale rivolto ai bambini sviluppato dall’analisi delle testate europee dell’epoca, nelle quali l’uso delle immagini a corredo dei contenuti era molto diffuso, unito alla considerazione che per garantire un’adeguata diffusione a prezzi contenuti fosse necessario appoggiarsi a un grande quotidiano con le sue specifiche professionalità redazionali e la relativa organizzazione editoriale.

Paola Lombroso Carrara, ideatrice del Corriere dei piccoli

Lo spirito del progetto era quello di diffondere cultura agli strati della popolazione che fino ad allora ne erano stati esclusi rivolgendosi ai bambini in maniera adatta all’età, acculturandoli divertendo in quanto all’epoca le poche pubblicazioni per ragazzi erano di scarsa qualità e soprattutto non avevano alle spalle una solida organizzazione editoriale e diffusa distribuzione, condizioni queste necessarie per garantire prezzi accessibili anche per i meno abbienti. Propose pertanto il progetto prima al più venduto quotidiano del periodo, Il Secolo, e, al rifiuto di questo, provò con il Corriere della Sera, diretto allora da Luigi Albertini che si mostrò interessato. Paola Lombroso elaborò quindi un progetto culturale ed educativo per la futura rivista documentandosi sui periodici anglosassoni e francesi per ragazzi, individuando una prima rosa di collaboratori e identificando la possibile struttura editoriale della rivista. La nuova pubblicazione ha un’articolazione ancora classica ma con tavole disegnate: “le storie illustrate a colori” diventano il mezzo per attirare l’attenzione. Il materiale proposto è di origine anglosassone e statunitense dal quale vennero rimossi i balloon non solo per un pregiudizio linguistico ma anche per risolvere problemi tecnici legati alla riproduzione delle tavole.

Completato il progetto, diversamente dalle aspettative della Lombroso di poter collaborare attivamente alla realizzazione dello stesso, Albertini ne affida la direzione a Silvio Spaventa Filippi, che ricoprì la carica fino al 1931, preferendolo per maschilismo alla Lombroso in quanto uomo, oltre che in quanto interno alla redazione, e lasciando a lei solo la redazione della rubrica di corrispondenza coi lettori, per la quale scelse lo pseudonimo di Zia Mariù e che diventerà uno spazio importante per l’identità della testata, coinvolgendo i lettori in un’attività correlata ai suoi obiettivi pedagogici ma che col tempo porteranno a contrasti con la direzione e alla successiva interruzione della sua collaborazione alla fine del 1911

Francobollo dedicato al centenario della rivista

La storia editoriale del Corriere dei Piccoli, con 4.500 numeri divisi in 88 annate pubblicate tra il 1908 e il 1996, ha attraversato tutto il XX secolo seguendo e raccontando le trasformazioni della società italiana sia attraverso storie a fumetti e in prosa che con articoli giornalistici di autori come Dino Buzzati. Nel 1972 dalle sue pagine nacque il Corriere dei Ragazzi dedicato a lettori adolescenti.

Immagine d’apertura: prima pagina del primo numero del Corriere dei Piccoli del 27 dicembre 1908

Bibliografia e fonti varie

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