Una testa di Giove in marmo portata via da Villa Albani Torlonia a Roma e ritrovata a Firenze, un’anfora attica in terracotta rubata a Montalto di Castro e recuperata in Svizzera. Merito dell’attività dei Carabinieri specializzati e della collaborazione di tutti. È così, del resto, che negli ultimi 5 anni sono stati ritrovati 44 beni inseriti nel bollettino Arte in ostaggio, pubblicato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc).
Adesso, confidando in nuovi risultati, esce la nuova edizione di Arte in ostaggio, bollettino delle ricerche che contiene una selezione delle opere più importanti trafugate nel tempo in Italia. Il documento è tra l’altro riconosciuto a livello internazionale quale valido ausilio per contrastare il traffico illecito di opere d’arte – spiegano dall’Arma dei Carabinieri – ai sensi dell’articolo 4 comma 4 della Convenzione Unidroit sui beni culturali rubati o illecitamente asportati.
La divulgazione di questa pubblicazione, giunta quest’anno alla quarantesima edizione, consente al cittadino, agli addetti ai lavori e agli amanti del settore di accedere ad informazioni e fotografie riguardanti beni d’arte da ricercare. Il bollettino può considerarsi un ulteriore ed efficace strumento con cui il Tpc condivide notizie in suo possesso per accrescere la possibilità di individuare e quindi recuperare rilevanti opere storico-artistiche.
Dall’Arma dei Carabinieri, naturalmente, danno ampia divulgazione al bollettino. Questo numero, come i precedenti, è infatti consultabile e scaricabile (in formato pdf) sul sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri al seguente link: http://tpcweb.carabinieri.it/SitoPubblico/bollettini o al link del Ministero per i beni e le attività culturali:
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sitoMiBAC/MenuServizio/TutelaCulturale/index.html, nonché sull’applicazione multilingue per dispositivi mobili iTPC, recentemente rinnovata nella veste grafica, nei contenuti e nelle funzionalità.