Astro, il robot badante

È un prototipo. È il primo robot che può assistere una persona aziana. Un badante di un futuro non troppo lontano che richiama, non certo nelle apparenze e men che mai nelle ragioni di chi ha voluto la sua esistenza, il film “Io e Caterina” con Alberto Sordi. Non di cinema ma di robot, sensori e webcam per la qualità della vita degli anziani nella propria casa. E’ questo l’obiettivo del progetto che offre nuove opportunità attraverso la sperimentazione, a Prato, di un sistema robotico per l’assistenza domiciliare.
Se ne è parlato a palazzo Buonamici nel corso del convegno “Tecnologie e reti sociali per invecchiare a casa propria”, promosso dalla presidenza del Consiglio provinciale insieme a Abitcoop e ad “Abitare e Anziani” e aperto dal presidente della Provincia.
Al convegno hanno preso parte imprenditori, cooperative sociali e terzo settore.
Cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Toscana, “Omniarobocare” è un progetto di ricerca partito il 9 aprile 2013, che si propone di realizzare un sistema tecnologico in grado di supportare anziani e disabili a casa, tramite l’utilizzo di diversi strumenti, sensori ambientali e dei parametri vitali, webcam, ecc, preferibilmente collocate su un robot (esiste già un prototipo che si chiama Astro) oppure dislocate nell’ambiente o indossate dalla persona. Oltre alle funzionalità di assistenza e monitoraggio in casa, sarà fornita agli utenti la possibilità di usufruire in maniera diretta di servizi per la cura della persona e dell’ambiente in cui si vive, favorendo il raggiungimento del maggior grado di comfort ed autonomia possibile.
Al progetto, coordinato da Life Result, partecipano Abitcoop di Prato, cooperativa di abitazione che metterà a disposizione le case per la sperimentazione del sistema, eRESULT e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che si occuperanno della progettazione tecnologica. Per Prato la sperimentazione significa anche una nuova opportunità per la rete di aziende ad alto contenuto tecnologico presenti sul territorio, che in questo settore potrebbero inserirsi a pieno titolo. Al progetto collaborano AeA – Abitare e Anziani e l’Auser, che forniranno il supporto per l’individuazione delle esigenze e la validazione del sistema.

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