Attaccare la spina

“…fonte di energia rinnovabile.” Le parole uscirono dalla radio con la voce cantilenante della pubblicità.

Lorella si versò il caffè e fissando il piccolo vortice che danzava intorno al cucchiaino, seguì i pensieri che di solito le concedevano una tregua dalla quotidianità che le risucchiava le forze. Lasciando la sua mente libera di vagare riusciva, anche se non sempre, a raggiungere una dimensione lontana dalle preoccupazioni e dal disagio che ormai affrontava con difficoltà.

Il telefono squillò, strappandola alle riflessioni che si stavano facendo cupe.

“Pronto?”

“Mamma, ho scordato a casa il quadernone di storia. Me lo porti?”

“Gianluca…

“Dai mamma, sennò mi da due.”

“Vabbè, quando ti serve?”

“Alla terza ora.”

Carla Di Bennardo

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