Dismaland

Banksy vi dà il benvenuto a Dismaland

Resta ancora tempo. Poco. Dal 22 agosto, ma soltanto per cinque settimane, sono aperte le porte di Dismaland (dall’inglese “dismal”, che significa tetro, malinconico), fittizio parco-divertimenti costruito sulla spiaggia di Weston-super-Mare, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Lo spazio raccoglie le inquietanti opere di una cinquantina di celebri artisti contemporanei, tra cui spicca il nome di Banksy: a Dismaland gli intramontabili classici Disney si trasformano in orrori moderni e strumenti di denuncia sociale contro il consumismo e le corporazioni.

Al centro del parco svetta un castello che potrebbe ricordare quello della Bella Addormentata, non fosse per le torri incomplete e il lugubre aspetto di totale abbandono. Davanti alla costruzione, sopra a un laghetto che somiglia più a uno stagno melmoso, una statua della Sirenetta si erge senza che se ne possano distinguere i tratti, come perennemente disturbata da interferenze.
All’interno dell’autoscontro anche la morte, provvista di falce, si diverte alla guida di un veicolo.
Cenerentola giace morta, mai arrivata al ballo, dopo un terribile incidente: la zucca-carrozza si è rovesciata, i cavalli stramazzano al suolo e i paparazzi fotografano ogni dettaglio, riportando alla memoria la sorte di Lady D.
La piscina contiene due barchette stipate di migranti davanti a una rappresentazione delle “bianche scogliere di Dover”. C’è persino il fantoccio di un cadavere che, poco lontano, galleggia a testa in giù.
Non mancano neppure un campo-scuola anarchico dove imparare a sabotare gli orari degli autobus, una camionetta della polizia parzialmente sprofondata nel laghetto e un’attrazione che consente ai bambini di comprare giocattoli a rate, ma con un tasso di interesse da usura che appare saltando su un trampolino.
Mentre i visitatori esplorano l’originale parco-divertimenti, una voce di bambino continua a ripetere dall’altoparlante: “Ricordate, l’ambizione è pericolosa come l’accontentarsi”.

Banksy è uno dei più importanti esponenti della street-art. La vera identità dell’artista è sconosciuta, si sa solo che è cresciuto a Bristol. Le sue opere, caratterizzate da immagini atipiche, a volte accompagnate da slogan, sono a sfondo satirico e riguardano argomenti come politica, cultura ed etica. I soggetti più rappresentati sono scimmie, ratti, poliziotti, soldati, bambini e anziani. Tra le particolarità che hanno reso famoso Banksy, senza dubbio c’è l’abilità a entrare nei musei più importanti del mondo e inserire le proprie opere tra le altre già presenti. Nell’agosto 2005 ha realizzato dei murales sulla barriera di separazione israeliana in Cisgiordania, riproducendo squarci nel muro con la tecnica del “trompe l’oeil”.

Gli addetti ai lavori sono riusciti a mantenere fino all’ultimo un alone di mistero intorno al luogo: residenti e turisti sono stati depistati spargendo la voce che si trattasse del set di un thriller hollywoodiano e organizzando casting per arruolare comparse. Chi ha risposto all’annuncio non ha certo preso parte a un film, ma ha avuto l’occasione di diventare guida a Dismaland, a patto d’impegnarsi a sembrare depresso e scorbutico.
Come suggeriscono gli organizzatori, “Portate tutta la famiglia a godersi l’ultima droga del nostro cronico surplus: un parco della perplessità. Contiene temi per adulti, immagini angoscianti, uso prolungato di luci stroboscopiche, effetti del fumo e parolacce. Sono severamente vietati: coltelli, bombolette spray, droghe illegali e avvocati della Walt Disney”.
Dismaland rimarrà aperto fino al 27 settembre e i biglietti d’ingresso costano appena tre sterline. L’esperienza fuori dagli schemi è garantita, ma lasciate a casa i bambini e tenete a mente che il lieto fine esiste soltanto nelle fiabe.

Annalisa Sichi

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