Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo: “Vogliamo essere al fianco del popolo bielorusso vittima di una pesante oppressione”. Il presidente della commissione Europa Francesco Gazzetti: “Non rinunciamo a sollevare lo sguardo per capire le dinamiche extraeuropee”
di Angela Feo
Firenze – “La Bielorussia è parte dell’Europa. Quello che sta accadendo, soprattutto dopo le elezioni del 2020, è drammatico e non possiamo voltarci dall’altra parte. Noi vogliamo costruire un Europa più forte, che sappia allargarsi e dare a tutti più diritti, più opportunità”. Così il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo aprendo il convegno ‘Belarus, oppressa ma viva’, che si è tenuto questa mattina (mercoledì 21 giugno) a palazzo del Pegaso, dove sono intervenuti Yuliya Yukhno, rifugiata politica, Francesco Gazzetti, presidente commissione Europa del Consiglio regionale, la parlamentare Simona Bonafè, il presidente nazionale Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo (Iscos) Vincenzo Russo e il sindaco di Prato e presidente Anci Toscana Matteo Biffoni.
“Dall’inizio della legislatura – ha detto Mazzeo – abbiamo sempre voluto dare voce a chi non ne ha. Dobbiamo essere al fianco del popolo bielorusso, che da anni è vittima di una pesante oppressione da parte del regime e che combatte per la libertà”.
Il presidente della commissione Europa Francesco Gazzetti ha sottolineato come “il Consiglio regionale della Toscana “non rinunci a sollevare lo sguardo per capire i segnali che arrivano dagli altri territori”. “Recentemente abbiamo ospitato qui l’attivista georgiana Nana Malashkhia – ha aggiunto – . Il convegno di oggi è stato preceduto da un’audizione in commissione Europa, che ha permesso a Yuliya Yukhno di illustrare le sue valutazioni sulla situazione del suo popolo e della sua nazione. Tutto ciò accresce gli elementi di conoscenza della Commissione e del Consiglio tutto, permette di osservare le dinamiche extraeuropee con maggiori competenze e attenzione, al fine di orientare una produzione normativa e di atti che vada nell’interesse generale”.
A sottolineare il legame tra l’Europa e la Bielorussia è stata la stessa Yuliya Yukhno. “Il nostro popolo fa parte della famiglia europea – ha detto -. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di cercare di trovare insieme un modo per aiutare i cittadini bielorussi che scappano in Italia. Non è facile combattere da soli e si vince solo se siamo uniti”.
Yuliya Yukhno, rappresentante dell’ambasciata popolare della Bielorussia in Italia, vive nel nostro Paese da due anni e ha recentemente fondato a Firenze l’associazione ‘Talaka’ di cui è presidente. “L’associazione svolgerà attività politiche e diplomatiche, ma anche umanitarie e culturali. Sarà un punto di riferimento per i bielorussi in Italia – ha precisato Yukhno – I politici, i diplomatici, i sindaci e i sindacalisti, le strutture amministrative e i centri umanitari, tutti hanno l’opportunità di darci una mano nella nostra battaglia. In Bielorussia vige ancora la pena di morte e chi combatte come me rischia la vita. Un grande problema è la mancanza di informazione sulla situazione interna. Nel silenzio totale stanno uccidendo i miei connazionali nelle carceri: da anni è in atto un vero genocidio nel cuore d’Europa. Per questo è importante attirare l’attenzione”.
Un obiettivo condiviso anche Vincenzo Russo, presidente Iscos: “Ci siamo resi conto che in Bielorussia la dittatura diventava sempre più feroce, con pochissimi riscontri nei media – ha affermato – Per questo abbiamo favorito le testimonianze dei dissidenti, raggiungendo migliaia di persone, e contribuito a iniziative di accoglienza, invio di aiuti, campagne internazionali di sostegno ai dissidenti in carcere. Il nostro obiettivo è far conoscere questa realtà e favorire il sostegno da parte della società civile italiana, in particolare del sindacato”.
A margine del convegno la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno ha dichiarato “di essere al fianco dei dissidenti bielorussi e a coloro che ogni giorno lottano contro un feroce dittatore che presta fianco e territorio a Putin”. “Nel corso di questi mesi – ha aggiunto – ho costruito un dialogo costante con Svetlana Tikhanovskaya (l’ex candidata alle presidenziali della Bielorussia, ndr) che lavora per una transizione politica e democratica a Minsk, attraverso una coraggiosa opposizione a cui tutti dobbiamo molto. Sarà nostro impegno rendere ancora più forte il sostegno italiano ed europeo alla resistenza bielorussa”.
Presenti anche i consiglieri regionali Valentina Mercanti, Massimiliano Pescini, Lucia De Robertis e Cristiano Benucci.
In Bielorussia dal 1994 vige un regime guidato ininterrottamente da Alexander Lukashenko. Le elezioni svoltesi da allora non sono mai state riconosciute come libere dall’Ocse e, in occasione di quelle del 2020, sono state forti le denunce di brogli nel paese. La brutale repressione delle manifestazioni, con migliaia di arresti, ha portato a sanzioni da parte dell’Unione Europea.