Tactus, 2024
Musicologia e prassi esecutiva si incontrano nel nuovo lavoro discografico dell’ensemble vocale Tuscae Voces diretto da Elia Orlando, per riportare alla luce l’opera del compositore pratese Biagio Pesciolini.
Da oggi, venerdì 1 marzo 2024, disponibile in formato fisico e in digitale.
Esce oggi, venerdì 1 marzo 2024, per Tactus in formato fisico e in digitale il “Secondo Libro di musica sacra” di Biagio Pesciolini, il nuovo disco dell’ensemble Tuscae Voces diretto da Elia Orlando, con la partecipazione dell’ensemble strumentale “La Pifarescha” (link ascolto). L’album contiene, appunto, il secondo libro di musica sacra di Pesciolini, trascritto recentemente dal musicologo Paolo Belli e dallo stesso Elia Orlando. Il disco riporta in 17 tracce una Messa e cinque mottetti per doppio coro a dieci voci, tre mottetti e il cantico Magnificat per doppio coro a otto voci, due mottetti a sei e uno a cinque voci, con evidenti differenze stilistiche tra i brani policorali e quelli a cinque o sei voci. “Biagio Pesciolini fu il più importante compositore del rinascimento musicale pratese – commenta Elia Orlando – Nonostante l’interesse intorno alla sua figura che negli anni ha portato numerosi studiosi a scrivere di lui fino alla giornata di studi nel 1996, non era a oggi possibile reperire alcun tipo di materiale riguardante le sue composizioni. Questo tassello mancante nella storia della mia città ha innescato un processo di studio che ha portato alla riscoperta del compositore, prima attraverso il reperimento delle sue opere e la trascrizione moderna e in seguito all’esecuzione della sua musica”. Il progetto discografico è il culmine di un lavoro di ricerca cominciato nel 2020 e si pone in continuità con la pubblicazione del CD del terzo libro di madrigali (2021), sempre di Pesciolini e sempre inciso da Tuscae Voces, diretti da Elia Orlando, per Tactus. In ordine cronologico questo disco è l’ultima tappa del percorso di studio su Pesciolini, avviato nel 1996 dalla giornata di studi organizzata da Roberto Becheri, i cui atti sono stati pubblicati nel 2002. Il contributo più recente è quello di Marco Mangani (2023) e l’edizione critica oggetto della tesi di Paolo Belli. |
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