Mercoledì 15 luglio 2015, per la prima serata del Festival Mercantia, Cafelulè Danza porta in scena il suo nuovo spettacolo. Un debutto nel segno di “Mannequin”, sottotitolo “Storie di sarti e di legami”, per la regia di Yuri Plebani, con Eleonora Merisio, Lucia Taietti, Caterina Oneti, Federica Madeddu, Yuri Plebani e Letizia Frosi.
Una prima assoluta, fino alla sera del 19 luglio.
È che a me piacciono da sempre le cose mute, quando l’io zittisce
e si alza il volume della voce, ma anche del silenzio dell’armadio.
E si viaggia sospesi nell’aria tra attese invadenti e pelle calda.
La tua voce sconosciuta sembra il desiderio di una vita.
Legami a te per le mani,
legami a te per il sangue.
Scie di parole che si dilatano.
Più persone per la stessa identità,
più altezze e posture per lo stesso corpo.
Il manichino scolla uno alla volta pezzi di pelle
Le pareti legami di cemento allentano lentamente
E noi – sarti del caduco – che ancora insistiamo con aghi e filo e ditale a cucire quel che si deve disfare.
Liberamente tratto da Poesie di Sergio Romanelli, Chandra Livia Candiani, Ylenia Baratti.
Cafelulè Danza, compagnia ospite a Mercantia da ormai da 5 anni con lo spettacolo Segreti di Panni Sporchi, rinnova il suo appuntamento con il Festival presentando Mannequin, nuova produzione pensata e realizzata ad hoc per la manifestazione.
Uno spettacolo di danza aerea che vuole parlare di relazioni, all’interno di una quotidianità dove invece ognuno è incentrato solo sulla sua storia personale.
Un racconto che vede la figura di Mannequin protagonista non assoluto: manipolatore di altri da un lato e al tempo stesso manichino dall’altro, mosso a sua volta da impercettibili fili.
Corde, visibili e invisibili, muovono gli artisti, li uniscono, li guidano, ma parallelamente li avvolgono e li costringono, rendendoli incapaci di ribellarsi e reagire, lascandoli così in balia del flusso del tempo.
Cafelulè Danza nasce dal desiderio di esplorare le possibili relazioni del corpo e del movimento all’interno di differenti piani, linee e volumi, sperimentando così tanto la dimensione orizzontale quanto quella verticale dello spazio.
Composta da professioniste della danza contemporanea, che hanno incentrato la loro ricerca artistica e creativa sulle performances aeree, si distingue per la capacità di trasformazione e valorizzazione dello spazio urbano quotidiano e dell’ambiente naturale che divengono vero e proprio impianto scenografico dei delle diverse esibizioni.
Il lavoro della compagnia coniuga così performance in verticale, volte all’integrazione di danza e spazio, ed esibizioni in volo, rivolte alla creazione di esibizioni in sospensione aerea e agito e studiato all’interno di spazi aperti.
I differenti lavori della compagnia Cafelule si iscrivono nell’ambito della danza contemporanea e del teatro danza.
Fonte d’ispirazione principale è infatti l’espressionismo tedesco e le declinazioni approfondite da Pina Bausch, più nota esponente del gruppo, unito al lavoro di altri importanti coreografi come Michele Abbondanza, Anna Teresa De Keersmaeker (fondatrice della compagnia Rosas).
Oltre agli spettacoli in repertorio la compagnia si occupa della creazione artistica e del coordinamento di manifestazioni ad hoc. La realizzazione di tali eventi avviene a partire da un accurato studio dello spazio scenico (al fine di valorizzarne inedite potenzialità) e in accordo con le esigenze dei differenti committenti.