Le società toscane appaiono estranee ma l’indagine c’è e riguarda diversi tesserati di club, in prevalenza, del meridione. Insieme a numerose altre, tre gare – disputate da Pisa, Prato e Grosseto – sono finite sul tavolino dei giudici. Quelli ordinari. Un’inchiesta della procura della Repubblica di Catanzaro apre infatti un nuovo fronte, che riguarda Lega Pro e serie D, del calcio scommesse.
Inchiesta e operazione, ancora in corso, sono denominate dirty soccer: calcio sporco. Una cinquantina di persone sono state fermate nel corso delle ultime ore. Tra le presunte partite truccate figurano alcune gare disputate da squadre toscane.
Le gare si riferiscono a questa stagione. Da stabilire se ci sono responsabilità da parte delle società toscane, e parrebbe appunto di no, che potrebbero essere, di per sé, all’oscuro di quanto compiuto da altri o, al limite, da persone loro vicine.
Da notare che, più volte, e non solo per le toscane, emerge il nome del Santarcengelo, un cui collaboratore, toscano, sarebbe fra gli indagati. Tranne Pisa-Torres, del resto, le partite nel mirino che hanno visto impegnate le formazioni toscane sono Grosseto-Santarcangelo e Prato-Santarcangelo. La massima parte delle gare “incriminate” si sono invece disputate al sud.
Ecco il breve elenco toscano di questo nuova tranche di partite finite nel mirino, secondo la Procura calabrese, dei manovratori del calcio scommesse. Tre gare che inducono a ipotizzare che le tre società toscane sono finite “di rimbalzo”, senza saperlo, nel giro. Vedremo, in ogni caso, gli sviluppi.
Pisa-Torres del 29 ottobre 2014
Grosseto-Santarcangelo del 22 novembre 2014
Prato-Santarcangelo dell’8 ottobre 2014