Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
CANGO CANTIERI GOLDONETTA
Via Santa Maria 25 Firenze
10 febbraio > 12 maggio 2023
LA DEMOCRAZIA DEL CORPO
Da dove rifarsi?
spettacoli | performance | incontri | pratiche | dialoghi
Nell’ambito di Black History Month Florence
sabato 25 febbraio ore 19.00
ingresso gratuito
NEXCYIA (USA/FR)
STILL & JERMAY MICHAEL GABRIEL (IT/ET/ER)
E il clamore è divenuto voce – Vol. 2
Una rassegna di musica e performance __ 23-26 febbraio 2023
A cura di BHMF, OOH-sounds e NUB Project Space
Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
CANGO CANTIERI GOLDONETTA
Via Santa Maria 25 Firenze
10 febbraio > 12 maggio 2023
LA DEMOCRAZIA DEL CORPO
Da dove rifarsi?
spettacoli | performance | incontri | pratiche | dialoghi
Nell’ambito di Black History Month Florence
sabato 25 febbraio ore 19.00
ingresso gratuito
NEXCYIA (USA/FR)
STILL & JERMAY MICHAEL GABRIEL (IT/ET/ER)
E il clamore è divenuto voce – Vol. 2
Una rassegna di musica e performance __ 23-26 febbraio 2023
A cura di BHMF, OOH-sounds e NUB Project Space
NEXCYIA, al secolo Adam Dove, è un sound artist e musicista ambient sperimentale afroamericano/francese che vive tra Londra e Parigi. Intrecciando un sound design aspro e paesaggi sonori estremi l’artista crea un ponte tra molti stati d’animo, emozioni e luoghi attraverso il rumore, la sintesi granulare, le texture e i ritmi utilizzando in gran parte suoni preesistenti.
Adam Dove è un artista e ricercatore che ha conseguito un Master in Contemporary Art Practice presso il Royal College of Art e un BA in Sound Arts presso la University of the Arts di Londra. La sua pratica artistica si concentra sulle nozioni di alienazione e alterità nell’esperienza afroamericana e le esplora attraverso la scultura, l’installazione, la pittura, il suono e l’immagine in movimento. Nexcyia ha pubblicato Origin EP su Cafe OTO’s Takuroku, Crawl EP su Alien Jams e si è esibito in vari locali/festival come il Barbican Centre, Cafe OTO, Primavera Sound (Barcellona), IKLECTIK e altri ancora.
STILL & JERMAY MICHAEL GABRIEL hanno lavorato a diversi progetti negli ultimi anni, dalla realizzazione di alcuni brani che costituiscono il backspin dell’album “I”, uscito nel 2017 su PAN, a energiche performance live in venue e festival artistico/musicali internazionali. Questo nuovo spettacolo si basa sul tentativo di creare un dialogo, non dettato da strutture e orientato verso un’indomabile improvvisazione. Utilizzando una tavolozza rigorosa di sintetizzatori, strumenti tradizionali come il masenqo e l’ocarina, e ovviamente la voce, il duo si dedica alla costruzione di vorticosi pastiche basati sulla ripetizione e sulla sorpresa.
Still. Il lavoro di Simone Trabucchi si sviluppa attraverso diversi ruoli e media. Come membro di Invernomuto ha lavorato a progetti cinematografici e installativi presentati in Musei e Biennali di fama mondiale. Ha fondato e cura la Hundebiss Records che intercetta gli atteggiamenti innovativi del suono, presentandoli attraverso pubblicazioni ed eventi. Nel corso degli anni ha creato un approccio personale alla manifestazione sonora, pubblicando il suo lavoro con vari moniker (più recentemente come STILL) e attraverso una varietà di etichette di culto. Nel 2021, tra gli altri progetti, ha presentato come Invernomuto, la videoinstallazione GRITO in collaborazione con Jim C. Nedd, alla Biennale di Liverpool. Come STILL ha recentemente pubblicato “Kikommando” (un mixtape, una serie di video e un libro) su PAN.
Jermay Michael Gabriel è un artista transdisciplinare italo/etio/eritreo nato ad Addis Abeba. Vive e lavora a Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, presso il dipartimento di Arti Applicate.
Dopo una prima serie di concerti avviata da The Recovery Plan nel 2021, E IL CLAMORE È DIVENUTO VOCE torna con una nuova edizione curata in collaborazione con OOH-sounds e NUB Project Space. Il festival, dedicato al suono e alla performance, propone una serie di artist* che attingono alla musica sperimentale e ai paesaggi sonori elettronici. Mettendo in rete quattro spazi fra Firenze e Prato, 8 artist* e una tavola rotonda sulla Black performativity, la rassegna scardina gli immaginari sull’arte performativa e mette in relazione artist* di fama internazionale con talenti locali. Nel 1962 Léopold Sédar Senghor disse “…e il clamore è divenuto voce” parlando della speranza che emerge dal disastro del passato, ma affermando anche che è proprio il disastro a dare forma alla voce. Quelle parole, pronunciate a Firenze, a Palazzo Vecchio, raccontano un presente in cui è necessaria un’immaginazione radicale per sovvertire ciò che è già scritto, previsto, predefinito.