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Carabinieri recuperano centinaia d’opere d’arte

Una natura morta del Seicento, rubata 31 anni fa a un antiquario di Firenze, e una statuetta egizia raffigurante Ushabti in Faience, asportata 55 anni fa dal museo archeologico di Modena, sono state recuperate dai crabinieri per la tutela del patrimonio culturale, al termine di un’operazione internazionale coordinata da Interpol ed Europol. Le due opere d’arte sono state recuperate a Firenze. L’operazione, denominata Pandora III, ha registrato altri successi sull’intero territorio nazionale, portando i carabinieri al recupero di opere antiche, anche precolombiane, falsi, rnascimentali, elementi architettonici e pezzi d’arte contemporanea.
Nel corso di una settimana, sono stati effettuati 56 controlli ad aree terrestri d’interesse archeologico e monumentale, sono stati verificati 108 antiquari, case d’asta, gallerie, restauratori e trasportatori, controllate 17 opere in transito presso porti, aeroporti e aree doganali, contestate 3 violazioni amministrative, identificato 116 persone. In 26 sono stati denunciati. Individuati per il recupero e sequestrati 367 beni culturali per un valore complessivo di 5.510.000 euro.

Ecco l’elenco di alcune delle opere sequestrate, città per città o regione per regione.

Roma: 2 capitelli corinzi lignei del XVIII secolo, parziale provento del furto commesso, nel marzo 2013 in danno della chiesa “San Martino” di Rocca Santa Maria (Teramo).
Ancona: 2 opere falsamente attribuite all’artista Michelangelo Pistoletto.
Marche: 2 dipinti raffiguranti Annunciazione, Madonna con angelo, parziale provento del furto commesso, nel marzo 2001, ai danni di un privato di San Silvestro Curatone (Mantova) e Deposizione di Cristo, parziale provento del furto, commesso nel giugno 1974, ai danni della Chiesa Santa Maria Assunta di Castel d’Arco (Mantova).
Rimini: rocchio di colonne in pietra di natura archeologica; elemento architettonico.
Galatone (Lecce): 70 monete in bronzo di natura archeologica; 17 oggetti archeologici in bronzo tra cui 2 anelli.
Bologna: dipinto dal titolo Half Dollar, falsamente attribuito all’artista Franco Angeli.
Taormina (Messina): 109 monete in bronzo di natura archeologica.
Perugia: opera grafica, raffigurante Sacco e Rosso, falsamente attribuita all’artista Alberto Burri.
Modena: 33 volumi dell’Enciclopedie ou dictionnaie raisonnè des sciences….. del XVIII secolo, scritta da Diderot e D’Alembert, asportati in data imprecisata ad un privato di Città di Castello (Perugia).
Grottammare (Ascoli Piceno): dipinto del XVI secolo, raffigurante Madonna con Bambino e Santi, dell’artista Cesura Pompeo, provento del furto, commesso nel settembre 2013, in danno di privato di Ofena (Aquila).
Bronzolo (Bolzano): dipinto senza titolo falsamente attribuito all’artista Gerardo Dottori.
Ochsenhausen (Germania): statua raffigurante Sant’Agata, asportata nel 1984 dalla chiesa di Commezzadura (Trento).
Udine e Bronzolo: 3 statue policrome appartenenti alla Civiltà Maya; dipinto falsamente attribuito all’artista Georges Mathieu.

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