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Carceri: Bugliani, Massa vero modello per il sistema penitenziario italiano

Massa dovrebbe essere preso a modello per il sistema penitenziario italiano. Qui è reale la possibilità di riscatto sociale”. Lo dichiara il presidente della commissione Affari istituzionali in Consiglio regionale, Giacomo Bugliani (Pd), al termine della seconda tappa del tour negli istituti penitenziari della Toscana. La visita al carcere di Massa e a quello di Pontremoli nel pomeriggio di oggi, venerdì 11 novembre, dopo quella a Sollicciano (Firenze), rientra nell’impegno assunto dalla Commissione per toccare con mano e valutare le condizioni di vita all’interno delle diverse carceri “soprattutto sotto il profilo della tutela psico fisica” spiega ancora Bugliani.

Accompagnato dalla vicepresidente della Commissione Elisa Tozzi (gruppo misto – Toscana Domani) e i consiglieri regionali Marco Casucci (Lega) e Valentina Mercanti (Pd), Bugliani spiega che il compito istituzionale della Commissione è proprio quello di “valutare le condizioni di vita all’interno delle strutture di pena. Credo – dichiara – che il carcere di Massa sia esempio su come debba condursi la vita carceraria. Questo istituto si è fatto apprezzare sin dalla sua istituzione come casa di reclusione nella quale c’è una possibilità concreta di reinserimento sociale e di riscatto”. “Qui – continua ancora il presidente – si svolge una intensa attività lavorativa che rifornisce di materiale, come quello legato ai tessuti, tutti gli istituti di pena del nostro Paese. Qui la vita scorre in una quotidianità che è fatta di lavoro e impegno. Così si evitano molte delle conseguenze, anche lesive sul piano della tutela psichica, che invece si verificano in altre realtà penitenziarie. Massa può davvero essere esempio a livello nazionale perché qui più che altrove si è in grado di valorizzare la funzione di prevenzione speciale della pena” conclude Bugliani.

Per la vicepresidente della Commissione Elisa Tozzi il “contatto diretto con le strutture serve e può davvero essere la chiave per il reinserimento sociale. Le Istituzioni devono garantire tutto il loro sostegno”.

“A Massa abbiamo constatato il bel rapporto tra polizia e detenuti. È una realtà abbastanza felice ed è certamente una situazione diversa da altre strutture che conosciamo e che abbiamo verificato” dichiara Valentina Mercanti (Pd). Nota dolente, a suo dire, resta il parametro dell’ampiezza delle celle: “troppo piccole e al limite del disumano”.

Commenti positivi all’attività lavorativa svolta a Massa arrivano anche da Marco Casucci (Lega) che pure sottolinea la necessità di aumentare l’organico delle guardie. “Serve mantenere alta l’attenzione perché gli operatori possano svolgere il loro lavoro con tranquillità e i detenuti vivere con dignità”.

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