Giovedì 21 settembre
ore 16.30: Emilia Verginelli – Lourdes
ore 18.00: Giulia Crispiani – inevitabile
ore 18.00: Emilia Verginelli – Lourdes
ore 20.00: Mali Weil – The Mountain of Advanced Dreams
ore 21.30: OHT – Frankenstein
ore 23.00: Dolceamara selecta – dj set
Venerdì 22 settembre
ore 14.00: WORKSHOP– Save the Last Dance for Me
ore 17.00: Giulia Crispiani – inevitabile
ore 18.00: Alessandro Sciarroni – Save the Last Dance for Me
ore 19.00: CollettivO CineticO & Alessandro Sciarroni – Dialogo Terzo: IN A LANDSCAPE
ore 21.00: Sotterraneo – L’Angelo della Storia
ore 23.00: Sergi Casero Nieto – El Pacto del Olvido
ore 24.00: Rifugio Amore – dj set
Sabato 23 settembre
ore 17.30 – 24.00: ANAGOOR – MEPHISTOPHELES eine Grand Tour
ore 19.00: Marco D’Agostin – Gli anni
ore 21.00: Anagoor – Ecloga XI
ore 22.30: CollettivO CineticO – How to destroy your dance
ore 23.30: Dj set
Ulteriori informazioni e prenotazioni al seguente link
Dro, 12 settembre 2023. Dal 21 al 23 settembre Centrale Fies accoglie i suoi pubblici con Enduring Love. Dopo LIVE WORKS Free School of Performance a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi; FEMINIST FUTURES, a cura di Barbara Boninsegna e Filippo Andreatta, e la parentesi dell’accademia Dutch Art Institute col suo fuori programma, la programmazione di Enduring Love riporta a Centrale Fies coreografe, registi, compagnie, perfomer, danzatori, artisti come OHT, Sotterraneo, Sergi Casero Nieto, Marco D’Agostin, Mali Weil, CollettivO CineticO, Anagoor, Alessandro Sciarroni, Giulia Crispiani, Emilia Verginelli, coi quali Centrale Fies coltiva un legame fatto di sostegno reciproco, fiducia, rischio, amore.
Con Enduring Love Centrale Fies conclude la lunga serie di appuntamenti pubblici estivi e volge lo sguardo all’inverno: tre giorni in cui le principali linee di azione di Centrale Fies si intersecano sotto il segno di un concetto plurivoco di cura, trasversale ai progetti più consolidati e a quelli più recenti: sostegno e mentoring decennale a compagnie italiane (Fies Factory), fellowship internazionali e free school (Live Works, Feminist Futures), supporto ai progetti di collettivi, compagnie e piattaforme associate e locali, co-produzioni tramite nuovi network dedicati a performer emergenti e lunghe arcate di relazione e residenza (Fondo).
Dalle arti visive alla performing art Centrale Fies dedica un fine settimana alle artiste e artisti che hanno trasportato Centrale Fies nel mondo, una condivisione della ricerca in corso per alcuni e un ricongiungimento per altri.
A ventiquattro anni dalla nascita di Centrale Fies, questi tre giorni pongono l’accento su come si sono declinate, trasformate ed evolute le forme di mentoring, attenzione e sostegno alle pratiche artistiche, dal teatro alla performance afferente alle arti visive, dalle progettualità espanse ai primi progetti autoriali di artiste e artisti emergenti.
È inoltre prorogata fino al 24 settembre The Naked Word, mostra collettiva di natura performativa con Marco Giordano, Jota Mombaça, Tarek Lakhrissi, Florin Flueras, Alina Popa a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna.
Da quest’anno Centrale Fies si apre a nuove politiche di vendita biglietti. Oltre alle moltissime proposte gratuite saranno attive 4 fasce di prezzo da scegliere in base al tipo di relazione che si vuole instaurare con la struttura, all’invito di “PAY WHAT YOU WANT”. Ad ogni fascia corrisponde non più una categoria, come in passato, di abbonati, operatori, studenti ecc. ma delle azioni che chiunque può scegliere di fare: esplora (5€), apprezza (10€), ama (15€), sostieni (20€).
*Centrale Fies è un centro di ricerca delle pratiche performative contemporanee situato all’interno di una centrale idroelettrica di inizio novecento, in parte ancora attiva, proprietà di Hydro Dolomiti Energia.
Il progetto, avviato nel 1999 da Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi con la Cooperativa il Gaviale sull’esperienza del festival drodesera (nato nel 1981), è di fatto una vera e propria impresa culturale la cui attività è connotata da un modello di sostenibilità ibrido, cui concorrono contributi pubblici e privati. Sede di Live Works – Free School of Performance, esempio pioniere di rigenerazione industriale a fini culturali e attivatore di progetti e public program atti a potenziarne ulteriormente le pratiche, gli assi, le politiche e le filosofie. Centrale Fies mette a disposizione di artisti e artiste, di un territorio e di una politica culturale in continua evoluzione, un board curatoriale fluido composto da curatori e curatrici, sociologhe/i, artiste/i, ricercatrici/i. Centrale Fies è il primo esempio in Italia di recupero di archeologia industriale a fini artistici e culturali all’interno del quale si rinnovano le sperimentazioni su pratiche, modalità e processi produttivi legati alle residenze artistiche (anche family friendly!) e alle arti performative.