Un ex consulente Enel di Piacenza ha cercato di staccare la corrente elettrica alla casa di Matteo Renzi a Pontassieve. Al domicilio dell’ex presidente del Consiglio si presentarono puntuali i tecnici incaricati del distacco, proprio nei giorni della sconfitta al referendum costituzionale e delle dimissioni dello stesso Renzi nel dicembre del 2016.
I tecnici furono dissuasi e fu spiegato loro che si trattava di un errore. Partì però la denuncia e ora, l’ex consulente Enel, dovrà risponderne in tribunale.
Secondo quanto ricostruito dall’accusa e riportato dal quotidiano piacentino La Libertà, l’ex consulente Enel approfittò del proprio ruolo per impossessarsi dei dati relativi all’utenza di Matteo Renzi. Fingendosi il presidente del Consiglio o qualche persona a lui vicina, contattò il call center della compagnia elettrica, disdisse il contratto e chiese il distacco dell’utenza di Pontassieve.
Il presunto responsabile, secondo quanto si apprende, si dichiara innocente. Renzi rischiò invece di rimanere, oltre che senza governo e senza partito, privo di luce in casa.