Scuola

Cesare Pozzo assegna 106 borse di studio in Toscana

Si conferma l’attenzione della Mutua sanitaria Cesare Pozzo per l’istruzione, ancora più sentita in questi tempi di problematica riorganizzazione della scuola a causa della pandemia di Covid-19.

Anche per il 2020, CesarePozzo ha premiato gli studenti più meritevoli che hanno terminato il ciclo di studi di scuole primarie, scuole secondarie di primo e secondo grado, università di primo livello e magistrale, università estere. Solo nella regione Toscana, ha erogato i sussidi a 106 studenti per complessivi 13.305 euro.
«Da sempre la nostra mutua considera lo studio importante quanto la salute – spiega il presidente nazionale Andrea Giuseppe Tiberti – Soprattutto in questo anno così difficile anche per il mondo della scuola, abbiamo voluto mantenere fermo il nostro impegno nel sostenere i soci e i loro familiari in tutto il percorso di studi».

Un aiuto economico concreto, quello della Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo: nel 2020 in tutta Italia sono stati erogati 311.000 euro di sussidi allo studio a 2.357 studenti. 482 premiati hanno concluso la scuola primaria, 564 la scuola secondaria di primo grado, 540 la scuola secondaria di secondo grado, 264 l’università di primo livello, 482 l’università magistrale e 16 i premiati che hanno frequentato altri percorsi di studio.

«I giovani sono il futuro del nostro Paese – commenta invece Gianluca Santoni, presidente regionale CesarePozzo Toscana – Sostenerli nello studio è un dovere per una Società come la nostra che fonda il suo operato sull’aiuto reciproco, offrendo un sostegno soprattutto a chi è in difficoltà».

Nell’impossibilità di organizzare le consuete cerimonie di premiazione in tutta Italia a causa della pandemia in corso, la Mutua sanitaria Cesare Pozzo vuole omaggiare nel giusto modo gli studenti meritevoli diffondendo sui canali social della Società una serie di video ai quali hanno partecipato anche i premiati, in una sorta di cerimonia virtuale. Gli studenti sono stati infatti coinvolti e hanno potuto inviare i loro contributi, spiegando cosa vorrebbero fare con il sussidio, cosa significa per loro la scuola o l’università, come immaginano il domani e cosa rappresenta per loro CesarePozzo.

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