I casi di coronavirus vengono aggiornati poco dopo la comunicazione da parte delle autorità sanitarie.
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Un appello condiviso con le associazioni del commercio per non affollare la grande distribuzione e utilizzare anche i negozi di vicinato per fare la spesa, è quello lanciato dall’assessore regionale alle attività produttive, credito, commercio e turismo Stefano Ciuoffo di fronte alle misure restrittive dovute al contenimento della diffusione del virus Covid19.
«Ai toscani chiedo di non affollarsi nei supermercati per attenuare i rischi di contatto con altre persone e quindi di andare a fare la spesa anche nei negozi che arricchiscono il tessuto commerciale e sociale delle nostre città. Anche i piccoli commercianti stanno combattendo in questo periodo e, rimanendo aperti, offrono un vero e proprio servizio pubblico per cui vanno ringraziati. I negozi sono l’anima delle nostre strade, delle nostre città e dei piccoli borghi e svolgono una funzione sociale anche in situazioni di normalità, ma adesso più che mai bisogna riscoprire il valore del loro servizio e della garanzia che offrono soprattutto nei piccoli paesi. L’appello che faccio è di rivolgersi anche a loro per la spesa, sopratutto per pochi acquisti, ricordando che molti commercianti hanno attivato servizi di consegna a domicilio con tutte le sicurezze del caso. Aiutiamoci ad aiutarci sostenendoci a vicenda: anche per i negozi di alimentari questo è un momento di difficoltà, cerchiamo quindi di superare insieme questa fase creando lavoro anche per loro che rischiano in proprio e si stanno impegnando per offrire servizi di qualità ai cittadini».
«All’appello dell’assessore hanno risposto le associazioni del commercio “Presente!” – dice il presidente di Confesercenti Toscana Nico Gronchi – “lo condividiamo e lo sosteniamo anche in pratica, continuando a mettere insieme centinaia di piccole attività nei paesi anche piccoli della regione, che non sono solo aperte, ma che si sono attrezzate per la consegna a domicilio, facendo un servizio di prima necessità e combattendo il contagio».
Anna Lapini, presidente di Confcommercio Toscana, sottolinea: «Mai come ora è diventata chiara a tutti l’importanza sociale e pratica del commercio di vicinato. Il negozio sotto casa, lo hanno capito in tanti in questi giorni difficili di isolamento, garantisce servizi in piena comodità e sicurezza e si è attrezzato per consegnare la spesa a domicilio come faceva un tempo. Davvero sfortunato quel paese o quel quartiere dove ha chiuso l’ultima bottega: sarebbe stata un vero valore aggiunto nel corso di questa emergenza sanitaria».